Estorsioni per conto del clan dei casalesi: tre arresti

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Operazione congiunta di polizia e carabinieri che, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, hanno tratto in arresto tre persone ritenute responsabili di estorsioni per conto del clan dei casalesi.

Si tratta di Carmine Iaunese, 34 anni, alias “Carciofino”, di Casal di Principe; Francesco Caterino, 23 anni, figlio di Giuseppe Caterino, alias “Peppinotto”, di San Cipriano di Aversa; e di Raffaele Maiello, 31 anni, alias “Centouno”, di Casal di Principe. Agli arrestati vengono contestate, in particolare, una estorsione e una tentata estorsione ai danni di imprenditori dell’agro aversano.

Il provvedimento costituisce l’esito degli approfondimenti investigativi condotti a seguito dell’arresto in flagranza di reato, operato il 21 dicembre scorso, dal commissariato di polizia di Aversa, di Eduardo Di Martino, 40 anni, ritenuto esponente della fazione Schiavone del clan dei casalesi.

Gli investigatori hanno accertato che Di Martino aveva agito con un complice, appunto Carmine Iaiunese, insieme al quale, nelle settimane precedenti alle festività natalizie, aveva ripetutamente intimato ad un commerciante dell’aversano il pagamento di somme di denaro “quale contributo per i carcerati”, presentandosi esplicitamente quali esponenti del clan dei casalesi.

Iaiunese, riferiscono gli investigatori, è legato da vincoli di parentela a Sigismondo Di Puorto, 40 anni, di San Cipriano, detenuto, elemento di spicco del clan Schiavone, arrestato dalla squadra mobile il 20 dicembre 2010, dopo un lungo periodo di latitanza.

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