Liberati i tre marinai italiani rapiti in Nigeria

di Mena Grimaldi

 NAPOLI. “Stiamo bene e ci hanno trattato bene”. Così il comandante del rimorchiatore Asso21, Emiliano Astarita, 37 anni, di Piano di Sorrento, ha raccontato al telefono a suo padre.

Astarita, insieme al primo ufficiale Salvatore Mastellone, 39 anni, di Sant’Agnello (Napoli) e al secondo ufficiale motorista Giuseppe D’Alessio, 30 anni, di Pompei, erano stati sequestrati lo scorso 23 dicembre al largo delle coste della Nigeria, mentre il rimorchiatore Asso21 su cui erano imbarcati si dirigeva a Port Harcourt.

Oggi la notizia data dal ministro degli Esteri, Giulio Terzi, sulla loro liberazione. “È un successo – spiega Terzi – degli uomini e delle donne della Farnesina e di tutti i funzionari delle strutture dello Stato coinvolte, che con la loro tenacia e professionalità hanno reso possibile l’esito positivo di questa difficile vicenda”.

“Desidero inoltre ringraziare le autorità nigeriane, che in queste settimane ci hanno sempre assicurato la massima collaborazione”, ha aggiunto Terzi, rimasto sempre in contatto con il collega nigeriano per la gestione del caso.I marinai arriveranno nel pomeriggio di mercoledì a Roma.

Dopo il sequestro ci sono state polemiche rimbalzate sul web per la mancanza di guardie private a bordo della nave in acque in cui si erano già registrati attacchi dei pirati nigeriani.

Intanto, l’armatore dell’Asso 21 Mario Mattioli ci tiene a precisare che “non è stato pagato alcun riscatto” per la liberazione dei marinai. “Sono stati rilasciati – spiega Mattioli – come ci è stato detto dalla Farnesina, grazie a un intensa attività diplomatica. Non so di richieste da parte dei rapitori, non avendo avuto contatti diretti con loro. L’importante è che i ragazzi sono tornati e che, come mi ha riferito il comandante, sono stati trattati bene”.

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