Rifiuti e tumori: il ministro Balduzzi ad Aversa

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Sarà l’aula consiliare del comune di Aversa ad ospitare, martedì, 8 gennaio, alle 15.30, il ministro della salute del governo presieduto da Mario Monti, Renato Balduzzi. Obiettivo: fare chiarezza su rifiuti e tumori in Campania.

L’esponente del governo centrale, infatti, presenterà, in conferenza stampa, la relazione finale del gruppo di lavoro sulla ‘Situazione epidemiologica della Regione Campania e in particolare delle province di Caserta e Napoli (città esclusa), con riferimento all’incidenza della mortalità per malattie oncologiche’. Oltre al detentore del divastero della Salute, saranno presenti anche alcuni componenti del gruppo di lavoro, composto da esperti del ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e dei Carabinieri del Nas.

Il gruppo è stato costituito nel luglio scorso da Balduzzi per verificare la connessione tra l’incidenza della mortalità per tumore nell’area in questione e fattori ambientali, in particolare quelli relativi alla gestione dei rifiuti. Una correlazione che già diverse commissioni tecniche hanno dichiarato esistente e con percentuali che vanno oltre al 50% di altre zone della Penisola.

Balduzzi, poi, nello stesso pomeriggio, sarà relatore in un convegno diocesano, organizzato dal Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale. Tema del Convegno: “Questione ambientale e questione sociale, due aspetti di una unica emergenza”, allaFacoltà d’Ingegneria Sun – via Vito di Iasi – Aversa, ore 17:30.

Indicare delle emergenze, nel momento storico che stiamo vivendo, è cosa ardua, tante sono le problematiche centrali e fondamentali che richiedono risposte non solo adeguate ma anche urgenti. La mancata realizzazione del diritto al lavoro, che è parte integrante della dignità dell’uomo, l’avvertita esigenza di un’economia più etica, la assenza di una sicurezza sociale, la diffusa illegalità nei vari ambiti della vita pubblica e privata denunciano il degrado della politica, da anni diventata solo esercizio di potere, determinando conflittualità e violenza. Questi vari elementi, coniugati insieme, sono stati per la nostra Regione una terribile miscela esplosiva, capace di moltiplicare, nei vari campi, in modo esponenziale i risultati negativi.

La mancanza di lavoro e una disonestà incontrollata hanno favorito il rafforzarsi di associazioni malavitose, la cui soffocante azione attenta continuamente alla libertà delle più diverse espressioni della vita associata, con forme di violenza subdole o aperte. Il fenomeno dell’ecomafia e dello smaltimento illegale dei rifiuti tossici, che da diversi anni, è alimentato dalla speculazione, dal controllo della malavita organizzata, dalla complicità di politici corrotti e dall’inerzia istituzionale, è uno degli aspetti più macroscopici di una situazione diventata la madre di tutte le emergenze, trasformando il nostro territorio in terra di veleni e di morte.

Questa drammatica situazione deve far riflettere sul mancato ruolo del nostro essere cittadini, perché ridotti a rivestire le figure del “vagabondo” e del “turista” – come scrive Zigmunt Bauman. Ma, il vagabondo vive di espedienti,nella deleteria illusione che il prossimo luogo della sua sosta sarà pieno di sogni e privo di difetti e il turista è privo di progettualità; non ha interesse a capire le cose che accadono intorno a lui; non si sente responsabile degli altri. Un Convegno serve, anche, a porre interrogativi sulla nostra capacità di vedere, capire, comprendere, perché vivere da cittadini significa immergersi nella realtà. I fatti sono effetto e causa del nostro esistere concreto, non possono essere vissuti nell’indifferenza e nell’apatia. Il non studiare abbastanza, esplorare, porre attenzione alla stanza nella quale la vita si svolge, è un imperdonabile disimpegno.

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