Ambito C3, niente pagamenti: protestano le cooperative sociali

di Redazione

 SUCCIVO. Una delegazione di rappresentanti delle cooperative sociali si è recata a Succivo, negli uffici comunali, nella mattinata di venerdì per protestare contro i ritardi nei pagamenti.

Si tratta delle cooperative Il Sole, Job is Life, L’Arca, Me.Ra.viglia e Fondazione Ferraro che, nel periodo 2010/2011, pur avendo svolto tutti i servizi sociali sul territorio dell’Ambito C3, ad oggi, e dopo due anni, non hanno ricevuto alcun pagamento.

Le coop spiegano, in una nota, che “precedenti incontri avuti con la nuova coordinatrice d’Ambito al comune di Casaluce hanno evidenziato che la causa risiede nell’inerzia di Succivo (ex comune capofila) nell’effettuare il passaggio di consegne, inviando tutta la documentazione amministrativa e fiscale propedeutica alla predisposizione degli atti di liquidazione”.

“Più volte – continuano – il comune di Succivo, negli ultimi mesi, è stato sollecitato a provvedere a questo trasferimento ma tutto, inspiegabilmente, tace. Ma, più grave, è che ancora una volta oggi da Succivo la delegazione delle cooperative non è riuscita ad avere nessuna risposta concreta ed operativa perché nessun dirigente compreso il segretario comunale era presente per poter accoglierla”.

Ad appesantire lo stato d’animo dei rappresentati è stata anche l’assenza del sindaco (raggiunto telefonicamente dagli uffici, ha comunicato di ricevere solo su appuntamento e sapendo in anticipo la tematica da discutere) o di un suo delegato capace di prendere un impegno sulla risoluzione immediata del problema.

Per la dottoressa D’Ambrosio, presidente della coop ME.RA.viglia, “è mortificante entrare in un Comune e non avere punti di riferimento. Oggi una non risposta e un rifiuto all’incontro immediato non è stato dato alla nostra delegazione ma all’intero gruppo di lavoratori (circa 200 operatori) che le cooperative rappresentano. Evidenzio inoltre che tutti gli amministratori sanno che per tutti noi si appresta il secondo Natale senza pagamenti e nessuno, fino adesso, ha sentito il dovere morale di ascoltarci. La delegazione da lunedì continuerà a far sentire la propria voce con la speranza che una politica più attenta faccia da risonanza a questa problematica”.

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