La invita a casa per un caffè e poi la stupra: arrestato rumeno

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Gli agenti del commissariato di Santa Maria Capua Vetere, diretti dal vicequestore Riccardo Di Vittorio, hanno arrestato il romeno Ion Serban per violenza sessuale e lesioni dolose a danno di una connazionale.

A seguito di comunicazione telefonica giunta al 113, la polizia interveniva in via Mazzini, dove era stata segnalata un’aggressione ad una donna. Prontamente giunti sul posto, gli agenti venivano contattati da una ragazza romena, che riferiva che la propria madre, poco prima, era stata aggredita da un loro connazionale, abitante allo stesso civico, al terzo piano dello stabile. Gli agenti, recatisi nell’abitazione segnalata, rinvenivano a terra la donna, una 57enne romena, residente a Santa Maria Capua Vetere.Veniva richiesto immediatamente l’intervento del 118, che provvedeva ai primi soccorsi della donna con il trasporto all’ospedale cittadino ed il successivo trasferimento all’ospedale di Caserta, visto che la vittima aveva dichiarato di essere stata abusata sessualmente dal connazionale.

La polizia, poi, rintracciava il presunto autore della violenza sessuale, Serban, il quale appariva in evidente stato di ebbrezza e veniva accompagnato in commissariato per gli accertamenti.

Dalla ricostruzione dei fatti si accertava che, poco prima, la donna era andata nell’abitazione del suo aggressore, invitata per un caffè, ma una volta all’interno dell’abitazione l’uomo aveva subito manifestato le sue vere intenzioni, dapprima chiudendo la porta a chiave e successivamente passando alle vie di fatto, aggredendo la malcapitata con pugni al volto al fine di toglierle i pantaloni e lo slip. La donna opponeva resistenza, gridando a squarciagola e dimenandosi, non riuscendo però ad evitare che l’aggressore portasse a termine la violenza sessuale. Solo l’intervento della figlia della donna, contattata telefonicamente dalla madre durante la colluttazione, faceva desistere l’aggressore dal continuare.

Gli immediati riscontri svolti dalla polizia, sul luogo dei fatti, portavano ad assicurare le prove di quanto denunciato, consistenti, oltre che nei chiari segni di lotta presenti nell’abitazione, anche nel rinvenimento dei pantaloni e degli slip della donna strappati, nonché di alcune macchie ematiche sul letto, per terra e sulla maniglia della porta di casa, repertati dalla Scientifica della Questura di Caserta. Anche gli accertamenti sanitari effettuati sulla donna all’ospedale di Caserta evidenziavano i segni della violenza sessuale. Serban veniva quindi tratto in arresto e condotto in carcere.

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