Brancaccio firma il protocollo di legalità

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Il sindaco di Orta di Atella Angelo Brancaccio ha sottoscritto, davanti al prefetto Carmela Pagano, il protocollo di legalità della provincia di Caserta dando seguito al deliberato di giunta dello scorso 12 novembre.

«Abbiamo aderito in maniera convinta all’iniziativa della prefettura per garantire il massimo della trasparenza nella gestione delle forniture e delle commesse pubbliche – ha sottolineato Brancaccio – per lavorare con il Comune di Orta di Atella, per qualsiasi tipo di lavoro e per qualsiasi importo, è necessario dimostrare di essere in regola con le certificazioni antimafia».

L’adesione al protocollo di legalità arriva dopo quella alla stazione unica appaltante che ha visto il Comune di Orta di Atella tra i primi a rispondere presente all’appello della prefettura. «Ringraziamo per il grande impegno che sta mettendo su questo territorio il prefetto Pagano che sta fornendo alle amministrazioni gli strumenti per contrastare la criminalità e l’illegalità – ha sottolineato – le battaglie di trasparenza si fanno soprattutto attraverso atti concreti e non solo con proclami che, troppo spesso, risultano essere fini a se stessi. Con la mia giunta abbiamo deciso di seguire questa strada nelle azioni di contrasto alla criminalità. In un territorio difficile come il nostro, penalizzato ulteriormente dalla crisi, la malavita trova terreno fertile. Grazie all’aiuto della prefettura stiamo ostruendo tutti quei varchi nei quali la criminalità tenta di incunearsi nella pubblica amministrazione».

L’attenzione rispetto al problema della legalità da parte della giunta di Orta di Atella, non è solo legata alla pubblica amministrazione. «Abbiamo avviato l’iter per l’apertura sul nostro territorio dello sportello anti-usura e anti-racket per contrastare due fenomeni molto diffusi in zona – ha spiegato il sindaco – l’avanzare della crisi economica sta mettendo in difficoltà tantissime famiglie che troppo spesso scelgono la strada del prestito ad usura per risolvere i propri problemi. Ovviamente, la cura è peggiore del male. Come amministrazione vogliamo fermare questa piaga che sta distruggendo tantissime famiglie mettendo in campo strutture e strumenti concreti che possano aiutare le persone vittime di usura e che, nel contempo, possano assicurare alla giustizia questi delinquenti».

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