Vertice a Lione Monti-Hollande: “Finiremo la Tav”

di Mena Grimaldi

 LIONE. Giornata importante quella di lunedì per il premier Mario Monti e il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, che si sono recati a Lione per il vertice bilaterale.

In una Lione blindata con gli elicotteri che sorvolavano la “zona rossa”, la giornata è stata segnata dalla firma nella prefettura di Lione di una serie di accordi bilaterali in tema di sicurezza, ricerca scientifica e, soprattutto trasporti. In particolare, il ministro Passera, ha siglato con il collega di Parigi un impegno in cui si conferma come priorità assoluta la realizzazione della Tav “nelle tempistiche previste”.

Da queste dichiarazioni derivano una serie di indicazioni operative che porteranno alla nascita nei primi mesi del 2013 del nuovo soggetto che avrà il compito di costruire la nuova linea. I due governi si sono impegnati a ratificare in tempi brevi gli accordi di Roma dello scorso gennaio e hanno anche deciso il rilancio dell’autostrada ferroviaria. Parigi ha intenzione di prolungarla fino a Lione collegandola così con una rete internazionale che arriva fino alla Svezia.

“Orbassano diventerà il terminale italiano di una rete di 2000 chilometri”, ha sottolineato Mario Virano. “Tra Italia e Francia c’è una grande convergenza sui temi europei e fra questi il collegamento Torino-Lione, una grande infrastruttura europea”. Così Francois Hollande ha commentato i risultati del vertice. Il numero 1 dell’Eliseo si è detto “convinto delle nostre capacità di ottenere quella percentuale e di riuscire ad essere persuasivi nella discussione del bilancio da parte degli stati membri”.

“La Torino-Lione è stata indicata come prioritaria nel 2001 – ha precisato – adesso è iniziata una fase nuova: abbiamo deciso di dar vita al nuovo soggetto pubblico promotore della linea e di iniziare a bandire entro l’anno le gare per l’avvio dei lavori il più presto i lavori nei due paesi”. E il premier Mario Monti ha sottolineato che “siamo entrambi convinti che la crescita la disciplina di bilancio sia una condizione necessaria ma al tempo stesso non sufficiente. Servono iniziative concrete, come quella confermata oggi, con la volontà comune del collegamento grande velocità Torino-Lione”.

E ha aggiunto: “Non è in gioco solo il trasporto ma anche un’idea di Europa”.Monti e Hollande hanno messo a punto anche un dossier sul fronte delle infrastrutture. Non c’è solo la Tav, ma pure il via libera all’utilizzo della galleria di sicurezza del Frejus come tunnel per la circolazione commerciale.

Il traffico privato e i Tir, dunque viaggeranno in un’unica corsia ma su gallerie separate. I due governi hanno anche fissato il contingentamento del traffico, nonostante non sia ancora stato definito il tetto massimo.

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