GENOVA. Francesco Schettino, lex comandante della Costa Concordia, naufragata allIsola Del Giglio nel gennaio scorso, tornerà mercoledì in tribunale.
Questa volta, però, non per alla sezione del lavoro, dopo essere stato citato dalla società armatrice che chiede al giudice di accertare la legittimità del licenziamento notificato al suo dipendente il 19 luglio scorso. Al vaglio, come scrive Gigi Di Fiore sul Mattino.it, una raffica di contestazioni.
Dallabbandono della nave, alle decisioni in ritardo, alla manovra azzardata. Schettino si oppone e, attraverso il suo avvocato, Rosario DOrazio, esibirà un verbale di conciliazione firmato al tribunale di Napoli dalla Costa e dal comandante della motonave Costa Marina che l8 maggio scorso, allentrata del porto di Heraclion in Grecia, sfiorò la collisione con due pescherecci.
Il comandante di quella motonave ha evitato il licenziamento, dimostrando che a dirigere le operazioni era stato il primo ufficiale.Si tratta proprio della stessa situazione di Schettino – spiega lavvocato Rosario DOrazio – È negli atti dellinchiesta penale che, al momento della manovra dinanzi allo scoglio del Giglio, al timone e al comando cerano altri. Ma la causa di lavoro presenta anche altre anomalie giuridiche.
Mercoledì, lavvocato DOrazio si opporrà alla decisione immediata sostenendo che lazienda non aveva interesse ad un giudizio tanto rapido. Spiega ancora il legale: Dopo lopposizione stragiudiziale, prima della riforma il licenziato aveva cinque anni di tempo per opporsi dinanzi al giudice. Oggi, appena sei mesi. Prima, quindi, lazienda poteva temere, in caso di perdita della causa, di dover risarcire con rilevanti interessi ben cinque anni di stipendi non pagati. Ora, la cifra è ridotta di molto, considerando anche che, dal naufragio al licenziamento, sono passati sette mesi e in quel periodo il mio assistito non ha ricevuto mai lo stipendio. Perché tanta fretta della Costa alla causa?.
Quella di mercoledì sarà sarà una delle prime cause del lavoro di rilievo a svolgersi con il rito della riforma voluta dal ministro Elsa Fornero. Proprio per effetto della riforma, la Costa ha potuto anticipare lex comandante che, dopo lopposizione stragiudiziale al licenziamento, avrebbe potuto aspettare fino ad aprile per ricorrere al giudice. Lazienda anticipa i tempi e sarà il presidente della sezione lavoro del tribunale di Genova, Enrico Ravera, a dover decidere.