Pdl, Alfano: “Divisi siamo irrilevanti”. Maroni: “Election day il 10 febbraio”

di Redazione

AlfanoROMA. Secondo Angelino Alfano il Pdl non deve dividersi pena la condanna all’irrilevanza politica. In un messaggio ai Democratici Cristiani, il segretario Pdl ammette che molti fattori “hanno ridotto la nostra capacità di forza sull’elettorato”.

Ma, conclude “la risposta non è quella di dividere ciò che è stato faticosamente unito, condannandoci tutti alla irrilevanza davanti ad una sinistra che ha saputo rilanciarsi dialogando con il suo elettorato”. Alfano, impossibilitato ad essere presente al convegno di Modena dei Democratici Cristiani nel Pdl di Carlo Giovanardi e Gianfranco Rotondi, ha inviato un messaggio per risponde alle richieste di chiarimenti che questa componente del partito gli aveva rivolto in quanto segretario.
L’ex ministro della Giustizia sottolinea che la sinistra “ha saputo rilanciarsi dialogando con il suo elettorato”. Poi aggiunge che ora occorre “recuperare la nostra forza con un programma capace di battere la sinistra e restituire all’Italia un’autentica dialettica democratica”.
Per il segretario del Pdl si deve poi superare “definitivamente la parentesi emergenziale di un governo tecnico che abbiamo generosamente appoggiato pensando di fare il bene dell’Italia, anche quando non eravamo pienamente convinti di numerose scelte”. “Sono sicuro che, se faremo tutto ciò, assieme – conclude – potremo vincere le prossime elezioni politiche e rimanendo al servizio del popolo Italiano”.
Intanto, Roberto Maroni avanza una proposta ad Alfano: “L’election day il 10 febbraio anticipando la scadenza della legislatura”.A margine di una convention del Carroccio a Genova, il segretario ritiene che “si può fare ad una condizioneche Alfano e il Pdl facciano cadere Monti dopo l’approvazione della legge di stabilità”. Questa soluzione, precisa Maroni, “aprirebbe nuovi scenari nel rapporto con il Pdl”.
Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia del governo Berlusconi,si dice disinteressato alle primarie del Pdl. “Non ho il minimo interesse per il partito e le primarie mi sembrano spompate”, commenta. Quanto a Berlusconi, “ci ho parlato sporadicamente, ci siamo sentiti per il mio compleanno”.
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