Esotisioni a Berlusconi: chiesti quattro anni per Lavitola

di Emma Zampella

valter lavitolaROMA. Quattro anni di reclusione son stati richiesti dai pm pm Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock nei confronti dell’ex direttore de “L’Avanti” Valter Lavitola: su di lui pende l’accusa di estorsione ai danni dell’ex premier Silvio Berlusconi.

Il processo che vede imputato Lavitola si sta svolgendo con rito abbreviato davanti al gup Francesco Cananzi. I pm hanno inoltre chiesto un anno e sette mesi per l’imprenditore italo-argentino Carmelo Pintabona.

I fatti si riferiscono alla richiesta di 5 milioni di euro avanzata da Lavitola al Cavaliere durante la latitanza trascorsa tra Panama e l’Argentina dopo il coinvolgimento nel caso Tarantini. Il processo riprenderà l’11 gennaio con le arringhe degli avvocati Gaetano Balice, difensore di Lavitola, Mario Papa e Alfredo Serra, legali di Pintabona.

Lavitola è detenuto da aprile e si trova attualmente nel carcere napoletano di Secondigliano. All’udienza di oggi, che si è svolta a porte chiuse, ha preso la parola per una dichiarazione spontanea riguardante proprio la condizione detentiva.

Il direttore dell’Avantigià patteggiato il 10 novembre scorso la pena a tre anni e otto mesi di reclusione per il filone d’inchiesta riguardante la truffa per i contributi pubblici erogati al giornale.

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