Berlusconi: “Porte aperte”, Renzi: “Chiudile, fa freddo”

di Mena Grimaldi

 ROMA. “Se hai lasciato le porte aperte per me, accetta un consiglio: chiudile! Fa freddo. Ciao”.

Ha risposto ironicamente così, su Facebook e su Twitter, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, all’invito dell’ex premier, Silvio Berlusconi, che aveva detto di aver lasciato “le porte aperte” per Renzi. “Le cose si possono comprare, le persone no. Non tutte almeno”, ha incalzato il sindaco di Firenze.

Porte chiuse in faccia, dunque, per Belrlusconi, non solo da parte degli avversari, ma anche di ex fedelissimi come Giorgia Meloni. Ex candidata alle primarie del Pdl, poi annullate, la Meloni ha detto: “Non voglio un partito di plastica, non voglio i colonnelli, non voglio parlamentari scelti da cinque persone chiuse in una stanza”.

E ancora: “Non vogliamo operazioni nostalgia, se il Popolo della libertà rimarrà così io non ho stimoli per rimanere”. Porta chiusa a Berlusconi anche da parte del presidente del Veneto, Luca Zaia. “Fino a prova contraria la Lega va da sola alle prossime elezioni politiche”, ha detto.

“Non conosco le definizioni delle ultime ore tra il Cavaliere e i dirigenti della Lega a proposito delle future alleanze, sempre ci siano state. Dico solo che la strada è molto impervia”. Zaia si è detto poi favorevole “alle elezioni da subito, e dico – ha aggiunto – che si devono fare in un election day che abbia il coraggio di far risparmiare 100 milioni di euro, cioè il costo accessorio per una convocazione suppletiva”.

“Le dimissioni del presidente Monti – ha proseguito Zaia – sono un partita sempre più intricata, che noi vediamo in maniera incomprensibile, perché non sappiamo quale sarà il punto di caduta”. Stessa opinione per Matteo Salvini che ha dichiarato che “la figura di Berlusconi non aiuta, mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di nuovo”.

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