Siria, strage di bambini: allarme per armi chimiche

di Mena Grimaldi

 HAMA. Cresce sempre di più la paura in Siria per l’utilizzo di archi chimiche da parte del regime di Assad. L’utilizzo di armi chimiche sta mettendo in agitazioni molti Stati, soprattutto la vicina alleata Russia.

Dopo l’utilizzo di gas nervino tre giorni fa nella provincia di Hama, che ha causato la morte di almeno sette civili, giovedì mattina gli attivisti hanno denunciato nuove stragi nelle ultime 24 ore che hanno portato alla morte di almeno 130 civili.

Ancora una volta ad esser colpiti maggiormente sono i bambini, almeno in 27 hanno perso la vita in questo breve lasso di tempo. Numero da sommare alle oltre 45 mila vittime che la repressione ha causato negli ultimi 21 mesi, di questi 31 mila sono civili, come detto molti erano minorenni.

Gli attivisti hanno accusato le forze fedeli al regime di aver raso al suolo un altro villaggio, quello di al-Qahtania, nella provincia di Raqqa, non lontano dal confine turco.

Il regime ha risposto a queste accusa affermando, tramite l’agenzia di Stato Sana, che quanto avvenuto è stato opera di gruppi terroristici non meglio definiti.

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