Estorsioni, arrestati tre affiliati al clan Schiavone

di Redazione

 CASTEL VOLTURNO. Gli agenti del commissariato della polizia di Castel Volturno hanno eseguito un’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, nei confronti di tre affiliati alla fazione Schiavone del clan dei casalesi, tutti del posto.

Si tratta di: Alfonso Iacolare, di anni 50, di Villaricca, detenuto nella casa circondariale di Ancona, legato da vincoli di stratta parentela con Giuseppina Nappa, moglie di Francesco Schiavone detto “Sandokan”; Elio Ambrosone, 37 anni, di Castel Volturno, già detenuto a Secondigliano; Antonio De Luise, 49 anni, già sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno.

Gli arrestati sono tutti gravemente indiziati, in concorso tra di loro, del delitto di tentata estorsione pluriaggravata dalla componente associativa, a danno di un commerciante di Castel Volturno, gestore di un’attività commerciale in località “Pescopagano”, per aver posto in essere, con la loro condotta, atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere la parte offesa a consegnare loro la somma di 500 euro ed a procurarsi un ingiusto profitto con altrui danno patrimoniale, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla loro volontà.

I fatti contestati agli arrestati risalgono allo scorso 2011, ove in esecuzione del medesimo disegno criminoso e con minaccia consistita nel far valere la forza di intimidazione che promana dall’associazione camorristica, conosciuta come clan dei casalesi operante anche nella zona di Castel Volturno, i tre si presentavano presso l’esercizio commerciale della vittima, dove portavano a compimento la propria minaccia estorsiva.

Le indagini del commissariato di Castel Volturno ebbero inizio sul finire di quello stesso anno, a seguito di una denuncia sporta negli uffici della Squadra Investigativa del Commissariato di Polizia di Castel Volturno da parte della vittima dell’estorsione.

Stanco di subire prevaricazioni, infatti, il commerciante si determinava a denunciare il tentativo di estorsione di cui era stato vittima, a partire dal mese di agosto di quello stesso anno, e in altre circostanze successive a quella data, da parte di alcuni appartenenti al clan dei casalesi, ovvero Ambrosone e Iacolare e De Luise, detto “Tonino Bora Bora”, già esponente di spicco del clan dei casalesi all’epoca del gruppo Bidognetti.

Si segnala, al riguardo, che mentre Iacolare e Ambrosone, in quanto già detenuti, ricevevano notifica delle predette ordinanze nei luoghi di detenzione, De Luise veniva rintracciato e tratto in arresto nella mattina odierna, presso l’abitazione di residenza di Castel Volturno, e dopo gli adempimenti di rito, associato al carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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