CASERTA. Anche questanno il Consiglio dellOrdine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Caserta ha pensato di augurare il Natale e lAnno Nuovo con una opera darte.
Negli anni scorsi rinomati artisti campani hanno realizzato, espressamente per lOrdine, pregevoli opere grafiche. Liniziativa prese il via nel 2003 con il maestro Bruno Donzelli che eseguì la prima grafica e le edizioni sono continuate con il coinvolgimento di altri autori. Curatore e art director delle grafiche è, dal 2004, il consigliere architetto Umberto Panarella.
Gli artisti che hanno collaborato sono stati Andrea Sparaco (2004), Riccardo Dalisi (2005), Peppe Ferraro (2006), Annibale Oste con Nicola Villano e Ludovico Nappa (2007), Raffaele Bova (2008). Nel 2009, grazie alla collaborazione del Il Laboratorio Stampe e Libri dArte di Vittorio Avella, si realizzò il multiplo di Mimmo Paladino che fu abbinato a un testo poetico di Mimmo Grasso. Nel 2010 furono coinvolti il filosofo Giuseppe Fonseca, il fotografo Mario Ferrara e lartista Livio Marino Atellano nellopera Pentesilea Surrender. Nel 2011 fu il folder Fieramosca – Il riscatto parte da qui per il testo del critico Enzo Battarra e dellartista Arturo Casanova che tramutò in grafica lElmo di Fieramosca, sua scultura di grandi dimensioni esposta al Padiglione Italia della Biennale di Venezia del 2011.
Questanno, per il Natale 2012 lOrdine ha voluto ulteriormente migliorarsi, senza abbandonare il filone tematico tendente alla valorizzazione del territorio, che negli ultimi anni ha decretato il successo delliniziativa con Pentesilea Surrender e Fieramosca Il riscatto parte da qui. Per il 2012, quindi, è stato affidato a Battista Marello, pittore e scultore, nonché parroco della Parrocchia Reale di San Leucio, lincarico di realizzare il bozzetto per lopera. Inoltre, sono state coinvolte personalità che lavorano per la crescita culturale e sociale del territorio e il miglioramento della qualità della vita, quali il Vescovo di Aversa Angelo Spinillo, il parroco di Caivano Maurizio Patriciello, che da anni combatte contro i roghi tossici, e il critico darte Enzo Battarra. Art.Director e coordinatore delliniziativa anche questanno è stato larchitetto Umberto Panarella, consigliere dellOrdine degli Architetti.Battista Marello ha realizzato Architectura Nova, unopera ad olio delle dimensioni di più di 3 metri di base e 50 centimetri di altezza.
Marello pone lattenzione sulle opere del periodo più prolifico della storia dellarchitettura casertana, ossia quando furono realizzate la reggia di Carditello, il Palazzo Reale, il complesso di San Leucio, lacquedotto Carolino. Dellopera così scrive Enzo Battarra: Battista Marello sfonda gli equilibri prospettici, distribuisce su un unico piano i volumi e i ritmi di un giorno di luce.
Larchitettura si fa materia dipinta, attraversata da un raggio di sole che illumina radente il capriccio pittorico. Mentre sua Eccellenza Angelo Spinillo commenta: Lopera di Don Battista suona come un allarme e come un invito, come una proposta. Cè forse una sensibilità spaventata davanti alle possibili conseguenze di un certo smarrimento dellumanità, ma cè una luce che dalle architetture, disegnate dallo stesso uomo, continua a brillare, continua a proiettarsi sulle possibilità dellanima chiamata ancora a rinnovata vitalità.
Don Maurizio Patriciello si sofferma sulla causa principale del degrado dei nostri beni culturali e scrive: A me pare di capire che lo scempio delle nostre terre – un tempo amene e fertili, oggi avvelenate da rifiuti tossici interrati o bruciati – e il degrado delle nostre opere darte abbiano una sola, maledetta, matrice. È la perdita del senso del bene comune, a favore dellillusione del bene privato. Lopera Architectura Nova è risultata di tale bellezza e talmente ricca di messaggi che da opera finita è diventata bozzetto per unopera di grandissime dimensioni realizzata in mosaico digitale.
Architectura nova è stata trasformata in 3500 tessere delle dimensioni di 7 x 11 centimetri che comporranno il mosaico di 13,75 x 2,20 metri. Il mosaico sarà esposto nel primo cortile del Belvedere di San Leucio dalle ore 16 del 7 dicembre e rimarrà esposto fino al 10 dicembre.
Successivamente sarà ricomposto ad Aversa ove rimarrà esposto dal 13 al 17 dicembre. Ultimata lesposizione, il mosaico sarà smontato tessera per tessera e le stesse diventeranno reliquia del mosaico e saranno inviate, in un folder con tutta la documentazione, ad architetti e Amministrazioni, come monito affinché le opere rappresentate, per lincuria e labbandono, non si frammentino esse stesse da essere poi cedute in forma di reliquia.
Tutte le reliquie verranno poste su un supporto con un numero di codice (lettera e numero) corrispondente alla posizione che la tessera aveva nel mosaico originale. Ogni tessera o reliquia è unica ed originale, dovrà essere conservata come tale e non considerata come un multiplo quale può essere una serigrafia o una litografia. Il fotografo-architetto Mario Ferrara sta documentando tutte le fasi delliniziativa e parte delle foto già sono allegate al folder ed altri scatti faranno da corollario ad Architectura Nova.
La realizzazione dellopera a mosaico è stata resa possibile grazie anche alla collaborazione delle ditte Mosaicodigitale di Gravina di Puglia (Ba) e Dea srl di Villa Literno e dei sig.ri Enzo Zagaria e Giovanni Marinelli , e dell architetto Raffaele Di Bona.