Biagio Masi: “Gli ex Gd mai legittimati da elezione”

di Redazione

Biagio MasiCARINARO. Dopo le recenti dichiarazioni da parte di chi si e` firmato “Gruppo giovanile del Pd” e con le quali sono stato pesantemente chiamato in causa, sono costretto, mio malgrado, a fare alcune precisazioni.

Il movimento giovanile del Pd fino ad ora non ha mai avuto una sua ragione di esistere, non essendo mai stato legittimato da una elezione; c`e` stato invece chi, pur in assenza di un gruppo di giovani, si e` velocemente autonominato “generale”.

Il partito, pur non condividendo, aveva tollerato questo modo anormale di nascere, nella speranza che questo “giovane” (ormai quasi trentenne) avesse una capacità di attrazione tale da porre le basi per la creazione di un autentico movimento giovanile che maturasse rapidamente e fosse nelle condizioni di sostituire le vecchie classi dirigenti.

Per questo obiettivo, gli fu consentita piena autonomia (quasi sempre prendeva iniziative senza neppure informare la direzione) e gli fu assegnato addirittura uno spazio fisico della sezione, nel quale poter tenere riunioni riservate ai soli giovani.

A distanza di circa due anni, ad eccezione di qualche sterile iniziativa, presa nel pieno isolamento e scopiazzata da quelle piu` in voga nel mondo universitario o negli ambiti sindacali o pseudosociali, ma quasi sempre scollegata con la realta` sociale del territorio, il “generale” è rimasto cosi` com’era nato, ossia, senza truppe ed in beata solitudine. Anzi, commettendo addirittura qualche gravissimo errore, come testimonia quel suo attacco frontale contro il parroco di Carinaro, che si sta prodigando tantissimo per risvegliare i cuori di tanti carinaresi e con il quale il Pd, partito che sostiene l`amministrazione comunale, ha tutto l`obbligo di intessere rapporti corretti e cordiali.

Da quel momento – e si tratta della primavera scorsa – questo signore non ha messo piu` piede nella sezione, nonostante fosse stato da me invitato a dare giustificazione delle sue esternazioni che impegnavano, senza averne titolo, l`intero partito. Completamente assente, infine, da tutte le attivita` delle “Primarie” recentemente svolte. Oggi, dopo aver preso probabilmente atto del suo fallimento, ha sciolto “sé stesso” ed ha preannunciato di lasciare il partito, con la scusa che la segreteria e` diventata “filo-Masiana”.

A parte il fatto che la giustificazione appare ridicola e singolare e che qualsiasi diversa opinione si fa valere nelle sedi opportune, come si conviene negli ordinari sistemi democratici, mi chiedo se non sia normale che una segreteria politica debba sostenere un`amministrazione che vede impegnati, nel suo cuore pulsante, uomini del partito democratico.

E` mai possibile che un non condiviso modo di gestione della segreteria possa essere causa di una diversa scelta politica? Si vede che le ragioni dell`addio saranno ben altre, tra le quali probabilmente la difficolta` del soggetto a confrontarsi e a misurarsi con altri, attraverso processi dialettici e regole di maggioranza e di minoranza, che sono la ricchezza della democrazia. Solo gli arroganti e quelli che vivono di troppo amor proprio, provano difficolta` a convivere con queste regole democratiche. Saranno le stesse ragioni per le quali da oltre un anno questo signore si e` allontanato anche dal movimento provinciale giovanile?

Una notazione finale, infine, sui meriti o demeriti del Sindaco Masi nella storia della nostra Carinaro. Non spetta a me dirlo, sia perche` sono troppo di parte e sia perche` la stima che il sindaco Masi ha avuto nella sua lunga carriera in tutto l`agro aversano e nell`intera provincia e` talmente riconosciuta e condivisa che non ha bisogno di ulteriori convalide, confermata tra l`altro attraverso una lunga serie di prove elettorali nelle quali ha sempre raccolto consensi larghissimi.

Circa poi l`azione politica amministrativa svolta dal Sindaco Masi a favore della nostra Carinaro, lo testimoniano non solo tutte le azioni da lui promosse per l`ammodernamento del nostro paese (sicche` oggi Carinaro viene addidato come il paese piu` vivibile tra quelli dell`agro aversano), ma anche il suo forte impegno per la industrializzazione del territorio, grazie sulla quale negli ultimi 35 anni si e` poggiata la complessiva economia di Carinaro. Tutti lo sanno.

E` curioso che solo questo ineffabile signore non lo sappia. Si vada a leggere o si faccia raccontare la storia del riscatto civile della nostra Carinaro, e vedra` che gran parte di esso e` da ascrivere all`azione infaticabile del Sindaco Masi e delle amministrazioni da lui guidate, vivendo per oltre 40 anni sempre tra la gente. Infine, gli consiglio di lasciare in pace i morti. Sono certo che se Don Gennaro fosse vivo, a fronte delle elucubrazioni paradossali di questo signore, non esiterebbe neppure un istante a scomunicarlo.

Biagio Masi – segretario del Pd di Carinaro

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