Omicidio in scuola a Scampia, Sepe: “Napoletani si mobilitino contro la camorra”

di Redazione

 NAPOLI. L’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, ha scelto “Il cristiano, anima della città” come tema di discussione per il secondo appuntamento dei Dialoghi con la città, appuntamento tradizionale che ha visto l’intervento del magistrato, Raffaele Cantone.

L’argomento ha dato spunto al cardinale Sepe per lanciare un nuovo monito contro i camorristi dopo l’ennesimo omicidio avvenuto ieri a Scampia nell’ambito dell’ennesima sanguinosa faida scoppiata tra i clan dell’area a nord di Napoli. Non è un cristiano ma una bestia senza pietà, secondo l’arcivescovo, chi commette un omicidio nel cortile di una scuola con il rischio di mettere in pericolo la vita di bambini innocenti.

Già poche settimane fa Crescenzio Sepe si era scagliato contro la criminalità lanciando un appello a tutti i sacerdoti del territorio, un invito a non far entrare più in chiesa i camorristi e a non concedere loro i sacramenti. Né da vivi, né da morti.

Durante il dibattito, il cardinale ha invitato tutti i credenti a mobilitarsi per rupulire dalla malavita la propria città. Gli ha fatto eco Raffaele Cantone, convinto che oggi siano saltati tutti gli schemi anche nel modus operandi della camorra considerato che fino a qualche anno fa mai si sarebbe violato un luogo come la scuola. Per il pm che ha messo alla sbarra il clan dei Casalesi, non è facile contrastare organizzazioni che si muovono sulle gambe di ragazzini imbottiti di droga e con il mitra in mano.

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