Ufficio Acquedotto ancora in precarie condizioni

di Antonio Arduino

 AVERSA. Ufficio acquedotto, un ufficio da chiudere subito, per trasferirlo in una sede più idonea e più dignitosa era la richiesta avanzata dal sindaco al responsabile comunale del settore.

Era quanto si leggeva sui media il 23 giugno scorso che riportavano una nota del primo cittadino in cui chiedeva l’immediata chiusura degli uffici amministrativi dell’acquedotto comunale, ubicati al piano terra di uno stabile di via Virgilio, e il contestuale trasferimento in altri locali di proprietà dell’Ente.

Sei mesi dopo l’ufficio è ancora in via Virgilio, nelle medesime condizioni in cui lo aveva trovato il sindaco Sagliocco. Che dopo aver ricordato di aver visitato, all’indomani della sua elezione, tutti gli uffici comunali, scriveva al dirigente del settore: “Ritengo necessario rappresentare che, durante la visita effettuata, ho avuto modo di riscontrare che tali ambienti presentano una situazione di grave inadeguatezza e carenze igienico-sanitarie tali da rendere la struttura non conforme alle vigenti disposizioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, con grave pregiudizio per gli operatori”. Aggiungendo: “Ritengo indifferibile ed urgente procedere alla chiusura di detta struttura ed all’immediato trasferimento degli uffici in altro immobile comunale”.

Ma ancora oggil’ufficio, ospitato in un edificio privato che costa all’Ente comunale oltre diecimila euro all’anno, si presenta ancora esattamente come scriveva il primo cittadino.

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