Strisce blu, Villano (Pd): “Manca indirizzo del Consiglio”

di Nicola Rosselli

Marco VillanoAVERSA. “Avremmo dovuto parlare di cosa dovrebbe essere la mobilità sostenibile in una città come Aversa.

Invece ci siamo ridotti, come consiglio comunale a ratificare una delibera di giunta che interviene sulla gestione del servizio di sosta a pagamento, e più nello specifico, una delibera che di fatto indice una procedura aperta per l’acquisizione del servizio di controllo a mezzo ausiliari e manutenzione della segnaletica”.

Anche Marco Villano del Pd ritorna sulla vicenda delle strisce blu per sottolineare, soprattutto, che manca nell’iter avviato dall’amministrazione di centrodestra un indirizzo che dovrebbe essere dato dallo stesso consiglio comunale.

“Per capirci – continua Villano – quello che ci è stato proposto è appunto esternalizzare il servizio di controllo per la sosta a pagamento. Ossia ci viene proposto l’affidamento del servizio di controllo della sosta a pagamento ad un terzo, per un anno. Da quanto detto risulta chiaro a tutti che quello che si intende fare non è una vera gestione in house del servizio di sosta a pagamento, ma un mix o meglio un papocchio, dove una parte del servizio viene esternalizzata e una parte viene gestita in house”.

Per Villano, inoltre: “L’iter procedurale seguito è abbastanza scompigliato e anomalo. Difatti secondo quanto recita l’articolo 22 dello statuto comunale, la scelta della forma di gestione compete al Consiglio comunale. Solo in seguito a questo avremmo potuto avere una delibera di giunta, e ancora dopo la stesura del bando. Nel caso in esame invece si è avuto un capovolgimento del tutto, avendo prima definito il bando, mandato poi alla stazione unica appaltante, e solo dopo una richiesta di integrazione di documenti fatta dal Sua è stata fatta la delibera di giunta, che siamo stati chiamati a ratificare, ma solo perché soggetta ad una variazione di bilancio, che per legge deve essere sottoposta a votazione in consiglio comunale non oltre i 60 giorni. Ricapitolando l’iter doveva prevedere una delibera di consiglio comunale rispetto alla scelta o meno di una gestione in house del servizio, a seguito di questa poi, una delibera di giunta che desse l’indirizzo politico al dirigente per la stesura del bando. Noi invece abbiamo prima fatto il bando poi la delibera di giunta e dopo ancora il consiglio comunale! Sembra ormai essere diventata prassi consolidata chiamare il consiglio a ratificare decisioni prese magari senza nemmeno aver convocato la giunta”.

Entrando nello specifico delle modalità di gestione, poi, l’esponente democratico continua: “Constatiamo inoltre come quest’amministrazione sia, ancora una volta, in continuità con i suoi predecessori perché il bando non prevede nessuna modifica sostanziale al servizio. Ad esempio, troviamo invariati il numero degli stalli a pagamento. E’ evidente a tutti come l’interesse di quest’amministrazione sia rivolta alla gestione del servizio e non alla qualità dello stesso. Per non parlare poi dell’equivoco delle ‘multine’ che non hanno nessun fondamento giuridico e che comportano un ingente danno erariale nei confronti delle casse del comune di Aversa. Per tutti questi motivi il Pd è contro questo tipo di gestione, essendo convinti dell’opportunità di avere una vera gestione in house del servizio per mezzo di una società a capitale interamente pubblico che possa procedere anche all’assunzione dei 13 ausiliari”.

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