Il vescovo Spinillo cittadino onorario di Monte San Giacomo

di Redazione

 AVERSA. Il consiglio comunale di Monte San Giacomo ha votato, all’unanimità, per il conferimento della cittadinanza onoraria a monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa.

La cerimonia avrà luogo il 3 gennaio prossimo, alle ore 19, presso lo storico Palazzo Marone di Monte San Giacomo. “Per noi è motivo di grande orgoglio avere tra i nostri cittadini il vescovo Spinillo che ha rappresentato e rappresenta un punto di riferimento costante per la nostra comunità”, ha riferito il sindaco di Monte San Giacomo, Raffaele Accetta.

Il Comune di Monte San Giacomo anticiperebbe di poco quello di Aversa, sede della diocesi. Pare che a breve, infatti, il pastore della diocesi normanna potrebbe ricevere la cittadinanza onoraria aversana. Nel 2008, sebbene il voto suscitò numerose polemiche e non registrò l’unanimità in consiglio comunale, anche l’ex vescovo, monsignor Mario Milano, ricevette l’onorificenza.

Come lui, in passato, anche Silvia Baraldini e, poco meno di un anno fa, anche lo ‘storico’ comandante della stazione dei carabinieri di Aversa, Silvio Salzillo. Degli ultimi giorni, invece, la proposta del consigliere comunale Pasquale Morra, esponente di Sel, che, attraverso una mozione ha chiesto il conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini figli di immigrati, nati e residenti in Italia.

“L’attuale legge che disciplina la cittadinanza italiana (numero 91 del 5/2/1992) – ha spiegato il consigliere comunale nella mozione – si basa sullo ‘jussanguinis’ (in effetti viene riconosciuta la stessa cittadinanza dei genitori) e non sullo ‘jus soli’. Il presidente Napolitano ha recentemente giudicato superato un diritto di cittadinanza fondato sull’istituto dello ‘jussanguinis’, anziché sullo ‘jus soli’ per i nati in Italia da genitori stranieri. Anche da parte del cardinale Bagnasco, presidente della Cei, sono arrivate sollecitazioni su una riforma della legge 91”.

Da qui la richiesta, al sindaco e al Consiglio comunale, in attesa della riforma della legge 91, di “riconoscere, come atto puramente simbolico, la cittadinanza onoraria ai minori nati nel territorio italiano, figli di immigrati regolari, residenti ad Aversa, onde favorire una reale integrazione dei cittadini stranieri, con un atto di grande impegno sociale e di vero momento di crescita, nonché quale premessa di un effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana da parte della nostra legislazione”.

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