Auto in panne: i “drammi” della polizia municipale

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Vigili urbani che spingono a braccia l’auto di servizio nella centralissima via Roma, tra gli sguardi sbigottiti e sadicamente divertiti dei passanti, con il traffico che va in tilt.

A riportare tutto alla normalità un elettrauto “libero dal servizio”, che, mosso a pietà per i caschi bianchi aversani, ripara il guasto e consente la ripartenza. Stessa scena venerdì mattina in via Saporito, all’altezza della clinica Villa Fiorita. In questo caso ad intervenire il carro attrezzi che porta via la vettura di servizio.

Insomma, dopo la nota della Cisl aziendale che parlava di sirene e lampeggianti non funzionanti, ora è la volta delle vetture che non riescono più a tenere il passo con le reali esigenze di un corpo già sguarnito anche di personale, considerato il numero in servizio a fronte delle reali esigenze della città. Attualmente, infatti, il corpo di polizia municipale conta 74 unità, compreso il comandante, a fronte delle 108 previste in pianta organica.

E se si aggiunge che nei prossimi quattro mesi andranno in pensione altri quattro vigili, a breve si avranno solo 70 vigili, spalmati su almeno tre turni, per una città di oltre cinquantamila abitanti e la presenza di due facoltà universitarie, undici istituti superiori, cinque circoli didattici e quattro scuole medie, alcune delle quali riunite in istituti comprensivi, per non parlare delle sedi di Inps, Inail e così via.

Non bisogna, poi, dimenticare che i vigili urbani non svolgono solo servizio di viabilità. In questi ultimi tempi in strada c’è un nucleo ecologico, mentre nei fine settimana si cerca di prorogare il servizio nelle zone calde della movida, oltre alle attribuzioni in materia edilizia, sanitaria, annonaria e così via.

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