Assistenza disabili, lo sfogo di Galiero

di Antonio Arduino

 AVERSA. Mancano i soldi per assicurare ai diversamente abili l’assistenza dovuta per legge ma ci sono i soldi per accendere le luci chieste dai commercianti. Comincia così lo sfogo di Giorgio Galiero, candidato sindaco alle amministrative di maggio per la lista dei pensionati.

Padre di una ragazza diversamente abile, ormai cinquantenne, che deve essere imboccata, lavata e accudita come un fosse un neonato in fasce perché affetta da tetraplegia spastica grave che la costringe all’immobilità, le crea disturbi della masticazione, difficoltà a deglutire, ristagno delle secrezioni bronchiali e incontinenza, mettendosi in gioco alle amministrative Galiero aveva sperato non di vincere ma di accendere un riflettore su un problema che tocca decine di famiglie aversane, per cambiare, anche soltanto di poco, il destino assistenziale di sua figlia e dei tanti colpiti da problemi simili, invece niente. La luce non si è accesa ma si sono accese le luminarie volute dai commercianti a spese dagli aversani grazie a un contributo di 16 mila euro concessi dall’Amministrazione municipale.

“Per i disabili niente o meglio solo l’elemosina. Perché- spiega- per mia figlia, ad esempio, non si può avere più di una sola ora di aggiunta all’assistenza sociale di cui ha bisogno, cosicché il Comune che dovrebbe fornirla 24 ore su 24, come certificato dall’azienda sanitaria, è passato dalle misere 14 ore settimanali alle 15 ore”. “Una sola ora in più – continua – per assisterla nelle attività della vita quotidiana come vestire, mangiare, provvedere all’igiene personale, agli spostamenti dal letto alla sedia”.

“Bisogni essenziali che, – ripete – come scritto dagli specialisti dell’Asl nel progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato, stilato specificamente per lei, dovrebbero essere garantiti 24 ore su 24 dall’assistenza sociale, perché non è autonoma. anche per alleviare dal carico assistenziale la famiglia, vale dire io e mia moglie, entrambi ultra settantenni e con patologie multiple”. “Invece – aggiunge – grazie all’elemosina di un’ora in più abbiamo a disposizione un aiuto per tre ore al giorno dal lunedì al venerdì. Un tempo che non basta nemmeno a lavare mia figlia”.

“Sembra – conclude Galiero – che il Comune non abbia fondi per questo capitolo di spesa, nemmeno dopo avere approvato una anticipazione di cassa e dopo l’arrivo di 5 milioni di euro rimessi dal ministero, costringendo noi pensionati, vecchi e malati, a fare da soli e poi spende soldi per le luminarie che chiedono i commercianti. Forse perché loro portano voti?”.

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