TEVEROLA. I consiglieri comunali Gennaro Melillo, Nicola Picone, Tommaso Barbato e Biagio Pezzella, del gruppo di opposizione Patto per Teverola, hanno sottoscritto e presentato al protocollo generale dellente numerose osservazioni-denunce racchiuse in una memoria scritta di 18 pagine.
Questo piano urbanistico adottato affermano è completamente falsato sia per quanto riguarda liter procedimentale che nelladozione degli atti approvati. Si ricorda che questo piano urbanistico già si è presentato con un inquietante giallo denunciato dal gruppo consiliare di Patto per Teverola, che ha registrato le dimissioni dellingegner Iannotta, il quale in una lettera del 14 marzo 2012diffidava il sindaco Lusini ad adottare qualsiasi delibera relativa al piano urbanistico comunale che riportasse la sua firma avvertendo che un eventuale parere del responsabile in merito era da intendersi negativo e dove sono in corso accertamenti da parte dellautorità giudiziaria.
Come se non bastasse, – continuano – é emersa la notizia di una richiesta di atti relativi alla materia urbanistica da parte della sezione distaccata della Questura di Casal di Principe. Un ulteriore aspetto curioso ed inquietante è anche che, il tecnico incaricato di redigere il Puc risulta essere direttore dei lavori dei famosi sottotetti sui sottotetti in bella vista sulla strada provinciale Teverola-Carinaro, dove anche qui vi sono delle indagini giudiziarie in corso.
Dulcis in fondo concludono è da registrare, a seguito di specifica richiesta di intervento da parte dei capigruppo consiliari Gennaro Melillo e Dario di Matteo, il secondo intervento della Prefettura di Caserta del 7 novembre scorso, che, a sua volta, ha richiesto al Comune di Teverola, di fornire elementi informativi in merito alle incongruenze contenute nel piano urbanistico. Nonostante la tardiva consegna della documentazione degli atti e il continuo ostruzionismo di questa pseudo-maggioranza, ecco dunque le osservazioni che abbiamo presentato come gruppo di opposizione, sicuri che il lavoro sensibile della stampa, quale mezzo indispensabile per un corretto funzionamento democratico, non potrà sottrarsi dal riportarlo e dargli ladeguato rilievo.
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