Spari contro un’abitazione: indagano i carabinieri

di Nicola Rosselli

 SANT’ARPINO. Mistero fitto, anche se si intravede l’ombra del racket delle estorsioni, sui cinque colpi di arma da fuoco esplosi contro il portone di un’abitazione di via Pappus, a Sant’Arpino.

Nell’edificio preso di mira, vivono le famiglie di due fratelli, entrambi originari della vicina Succivo, incensurati. Persone, a quanto pare, tranquille, che vivono del proprio lavoro. Circostanza che trasforma l’episodio in un vero e proprio giallo dai contorni indefiniti, anche se i cinque colpi non sono stati esplosi dai soliti ignoti certamente per errore.

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Sant’Arpino, che sono intervenuti sul posto, e indagano sull’episodio, ad agire un commando di almeno due persone, che ha agito a bordo di una vettura o di una moto. Come al solito nessuno ha visto nulla e non solo per omertà, ma anche perché l’episodio è avvenuto in piena notte.

Dai rilievi effettuati dai militari è stato accertato che sono stati cinque i colpi esplosi come dimostrato anche dai bossoli calibro 9, marca Seller/Bellot e alcune ogive deformate. I due fratelli, che effettuano lavori edili e non hanno certamente un grande giro di lavori, sentiti dai carabinieri della locale stazione, hanno dichiarato di non aver ricevuto alcuna minaccia o richiesta estorsiva.

I militari, comunque, non escludono nessuna ipotesi, pur privilegiando la pista del racket, e indagano a trecentosessanta gradi. Tra le altre piste seguite anche quella che potrebbero riguardare motivazioni familiari.

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