Roghi tossici, incontro in parrocchia

di Redazione

 SANT’ARPINO. Il grande Lucio Dalla così scrisse in una sua canzone portata al successo con Gianni Morandi: “Anche gli angeli, capita, a volte sai si sporcano, ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto”.

Questi versi sembrano descrivere bene la situazione che i nostri territori stanno vivendo a causa degli immani crimini perpetrati contro di essi. I continui roghi tossici che stanno avvelenando le campagne non accennano a diminuire. Ma qualcosa si è mosso. Nei mesi scorsi sono state raccolte circa 35mila firme a sostegno di una querela contro gli amministratori locali a partire dal presidente della Giunta Regionale della Campania.

Un’azione che punta ad accertare responsabilità e negligenze e che ipotizza a carico dei querelati i reati di Disastro ambientale – reato di Avvelenamento colposo – reato di Avvelenamento di sostanze alimentari, (del tipo verdure presenti nei campi limitrofi con immissioni sui mercati generali). Evidente inoltre il reato di Omissioni in atti d’ufficio aggravato dalla natura dell’omissione perché realizzata in danno della salute dei cittadini bene primario dell’individuo e dell’ambiente della Campania.

Una iniziativa di grande incisività per provare a spezzare la spirale di inerzia nella quale sembra caduta tutta la classica dirigente pubblica. Un primo risultato è stato ottenuto: Il Coordinamento, dopo l’incontro con i prefetti, è stato ricevuto dal Ministro dell’ interno Annamaria Cancellieri, che ha mostrato grande solidarietà e ha promesso interessamento. Ha così nominato un commissario specifico, con il quale si può interloquire direttamente. A lui è affidato il compito di razionalizzare le azioni dei vari comuni e di trovare il modo per prevenire i crimini o sanzionare esemplarmente gli autori.

La strada è ancora lunga, la nostra sofferenza è al limite, ma speriamo di poter veder spuntare il fiore sopra questo fatto brutto che ci sporca e mina alla radice il nostro benessere. La canzone da cui è estratta la citazione che abbiamo scelto come incoraggiamento ha un inizio ancor più suggestivo “Vita in te ci credo” ed è proprio il titolo che abbiamo scelto per l’incontro che si terrà il venerdì 30 novembre, alle 19.30, ospiti della parrocchia di Sant’Elpidio e del parroco don Umberto D’Alia. Anche se tante vittime sono state causate dagli effetti dei roghi (ricordate in una partecipatissima fiaccolata qualche giorno fa a Caivano) la vita non può fermarsi e il nostro desiderio è permettere al territorio di rinascere.

Di tutto questo si parlerà al dibattito che ha anche lo scopo di ringraziare quanti, con la loro firma, hanno reso più forte la voce dei cittadini. Sì farà il punto sulle attività del Coordinamento con Lucio Iavarone, uno dei fondatori. Esso raccoglie circa 50 associazioni e si è rivelato un grande strumento di partecipazione attiva.

Ildottor Antonio Marfella , oncologo del Pascale, tornerà a Sant’Arpino, dopo aver tenuto a Battesimo il comitato. Ancora una volta ci parlerà dei rischi a cui siamo sottoposti. Infine don Maurizio Patriciello, parroco della parrocchia San Paolo Apostolo Caivano, stimolerà la nostra coscienza a mostrare il coraggio della azione e a coltivare la speranza del cambiamento.

All’incontro sono stati invitati anche gli amministratori locali di tutto il comprensorio, i medici, gli insegnanti e gli operatori socio educativi. Mobilitare le nuove generazioni al rispetto ed alla salvaguardia della natura è uno degli obiettivi da perseguire, fare in modo che si instauri un rapporto equilibrato con l’ambiente, senza stravolgerlo o peggio violarlo per affermare definitivamente un nuovo modello di gestione e non di sfruttamento del nostro inestimabile patrimonio.

Comitato “Contramunnezza”

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