La comunità atellana celebra il professor Limone

di Redazione

 SANT’ARPINO. “Con la poesia e la filosofia proviamo a cambiare i valori e la china che ha preso la nostra società”.

Si è concluso, con questo auspicio del professor Giuseppe Limone, “L’angelo sulle città delle generazioni future. Filosofia e Poesia come Passioni dell’Anima Civile”, la due giorni svoltasi lo scorso fine settimana a Sant’Arpino nel corso della quale si sono celebrati il pensiero e l’opera  dell’accademico atellano. E sono state davvero tantissime le personalità del mondo della cultura, dell’università, delle istituzioni e della società civile che hanno testimoniato l’importanza avuta dal professor Limone nel proprio percorso di crescita culturale, professionale ed umano.

 

Dal presidente emerito della Corte Costituzionale, Francesco Paolo Casavola, allo scrittore candidato al Premio Nobel per la Letteratura, Dante Maffia, passando per il filosofo Aldo Masullo, l’urbanista Corrado Beguinot, il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, il militante Oreste Scalzone, i professori Giampaolo Califano, Gian Maria Piccinelli, Luigi Santini, Giulio Maria Chiodi, Valentino Petrucci sono stati oltre trenta i relatori di questa vera e propria maratona dedicata all’opera di un uomo capace di lasciare un segno indelebile nelle sue tante vite, tutte unite da due grandi amori: la filosofia e la poesia. Hanno toccato le corde dell’anima le testimonianze dei molti concittadini di Limone che ne hanno seguito il percorso di studioso e politico, e quelle dei suoi compagni di classe del Liceo “Cirillo”.

 

“Queste due giornate – ha dichiarato il professor Limone concludendo i lavori – mi hanno letteralmente commosso. Sono grato all’intera comunità santarpinese, a quella atellana e a tutte le personalità intervenute per questo omaggio alla mia persona. Ma la cosa che mi rende ancora più felice è la possibilità, anche attraverso momenti come questi, di creare una vera comunità che autonomamente decide di rimettersi in moto e di scommettere su sé stessa. Una comunità, che anche servendosi della persona di Giuseppe Limone, decide di tracciare un percorso attraverso il quale affrontare il futuro, rifiutando i particolarismi ed i settarismi a cui ci ha costretti il pensiero scientifico e puntando, invece, sulla filosofia e la poesia, per rimettere al centro della società l’essere umano nella suo essere individuo”.

 

Grande soddisfazione hanno espresso a nome dell’Amministrazione Comunale di Sant’Arpino, che ha organizzato la manifestazione, il sindaco Eugenio Di Santo e l’Assessore alla Cultura, Giuseppe Lettera. “Abbiamo vissuto – dichiarano all’unisono i due amministratori – un momento che siamo certi rimarrà a lungo nella memoria collettiva non solo santarpinese, ma di tutte quelle comunità che hanno voluto rendere il giusto tributo al professor Limone. Siamo davvero felici di avere avuto in mezzo a noi tantissime personalità del mondo accademico che, non solo hanno testimoniato l’importanza del pensiero del nostro concittadino, ma ci hanno indicato una strada, fatta di quella bellezza profonda legata alla poesia e della riflessione della poesia, che ci mostra davvero un futuro diverso con meno tecnologia ma con più umanità”.

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