“Il festival a casa del boss”, Pietro Nardiello al Club 33 Giri

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Non è mai semplice parlare di temi che scottano, come la camorra, in un contesto che abbraccia fasce di età diverse ed ideologie differenti come il Club 33 Giri che, però, apre certamente volentieri le porte all’impegno civile.

Pietro Nardiello, giornalista freelance e ideatore della rassegna “Il festival dell’impegno civile”, presenterà il suo libro “il festival a casa del boss”. Un racconto che accende i riflettori sulla criminalità organizzata, sul disordine urbanistico, sulla necessità di muoversi simultaneamente tutti nella stessa direzione. Il tutto intervallato da interviste realizzate da giornalisti a magistrati, giudici, artisti, sacerdoti e sociologi che hanno calpestato i luoghi della camorra. Una presentazione importante che sarà intervallata, tra letture e domande, da una degustazione di vino e, al termine, con l’inaugurazione della mostra fotografica di Alfredo Buonanno, dal titolo “Vinylized”.

Tutto questo prenderà vita venerdì 30 novembre alle 18 nella sede dell’associazione in via Tari 7, aprendo così una tessera weekend che vedrà sabato 1 dicembre un evento di puro svago, dal nome “Festart”, e domenica 2 dicembre il ripetersi dell’appuntamento “Palco aperto”, dove ognuno può essere parte integrante, mostrando la propria arte ai presenti, dalla musica al teatro, dall’arte alla scrittura.

Pietro Nardiello è un giornalista free lance. Collabora con Articolo 21 e la redazione napoletana di Repubblica, ha partecipato all’antologia “Strozzateci Tutti”, che si è aggiudicata il Premio giornalistico “Paolo Giuntella 2010”. E’ autore della trasmissione di radio Rai Tre Parole Fuori dal Vulcano. In passato ha collaborato con il DRI-Ente Interregionale, Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’organizzazione di eventi. E’ l’ideatore del “Festival dell’impegno civile”, l’unica rassegna italiana che vede lo svolgersi di eventi in beni confiscati alla camorra.

L’associazione culturale Club 33 Giri rappresenta un punto d’incontro unico nel suo genere. I soci non sono dei semplici spettatori degli eventi proposti ma bensì i primi a proporre idee e progetti da realizzare. E’ una fonte inesauribile di occasioni per vivere, respirare e produrre arte a 360 gradi in un territorio come quello casertano che non è morto anzi vuole lottare e costruire speranza attraverso il veicolo più importante del nostro paese, la cultura.

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