Palazzetto Sport, un gruppo di cittadini: “Scheletro abbandonato”

di Redazione

 MONDRAGONE. Correva l’anno 2002: la ripetizione Tecnica comunale di Mondragone, in data 3-8-02, appaltava, mediante gara pubblica, …

,,, i lavori di realizzazione dell’impianto sportivo polifunzionale (palestra, campo di pallacanestro e pallavolo),ad una dittaper l’importo di € 1.313.034,90, col ribasso d’asta del 31,89% sull’importo di progetto di €1.974.734,90. Nel novembre 2004, la ditta incorreva in problemi giudiziari e i lavori venivano interrotti.
Correva l’anno 2009: dopo anni di illogico silenzio tecnico-amministrativo, riemerge l’entusiasmo per il palazzetto dello Sport di Via Fantini, inserito nel piano degli investimenti della Regione Campania per l’ammodernamento e la costruzione di nuovi impianti sportivi; il capogruppo consiliare di Forza Italia, l’attuale Sindaco Giovanni Schiappa, annunciava la firma del decreto Regionale, per la sovvenzione del completamento della struttura sportiva per l’importo di circa 4,5 milioni di euro; l’Assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Lavanga, attribuiva all’impegno presso la Regione del Sindaco Cennami il finanziamento di circa 3,4/milioni, necessari al completamento del Palasport.
L’esito della relativa gara d’appalto del 20/07/2009, sull’importo di 3.495.005,42 euro finanziato dal Por Fesr Campania 2007-2013, aggiudicava i lavori alla società “ATI Pezzella/Eredi Sale” di Caserta per l’importo di 3.146.412,89 euro.
Corre l’anno 2012, segue ancora un lungo periodo di inattività e silenzio immotivato, anche per effetto della scarsa trasparenza dell’argomento. Si rileva un’incompleta informazione dallo stesso Cartello di Cantiere, difforme dalla Circolare Ministero LL.PP. del n.1729/UL del 1-6-90, per carenza delle indicazioni relative all’atto formale di appalto, all’importo del progetto, di contratto e degli oneri per la sicurezza, riportante la tardiva data di consegna lavori del 5/4/2012 ad una impresa esecutrice, Vincenzo Modugno srl, diversa da quella aggiudicatrice “ATI Pezzella/Eredi Sale”.
Dopo tanto spreco di tempo e denaro, la struttura del palazzetto, abbandonata da un decennio incompleta ed ammalorata, come una cattedrale nel deserto, rimane uno “scheletro bello che moribondo”, come è stato definito dal Gabibbo nella puntata di “Striscia la Notizia” del 29-12-2011.
Realizzare ad ogni costo un opera pubblica deteriorata ed incompiuta da dieci anni, denota un riprovevole orientamento politico-amministrativo e una scarsa propensione tecnico-professionale di programmare ed eseguire opere progettate e finanziate.
Purtroppo, Il “politico medio”, attratto dal consenso elettorale, vuole per forza lasciare il segno della sua visibilità politica attraverso investimenti anche non funzionali o ingestibili per la Comunità.
Il Palazzetto dello Sport, anche se verrà ultimato, quali costi avrà e come verrà gestito? Il nostro territorio ne ha bisogno realmente? Forse il buon senso degli ideatori di tale opera avrebbe potuto suggerire di destinare il consistente finanziamento regionale alla ristrutturazione del Campo sportivo di Via Padule, con annessa struttura sufficiente per una palestra e un campo unico di pallacanestro e pallavolo, in modo da localizzare un Centro Sportivo Polivalente con minori spese di gestione e di manutenzione.
Per il bene comune della nostra Città non si possono più propinare politiche pubbliche per favorire con le solite logiche un sistema alquanto ambiguo e deleterio nello sperperare fondi pubblici.
Giovanni Pagliaro, Paolo Palmieri, Antonio Taglialatela, Benedetto De Biase, Giordana Della Rosa …. alcuni dei tanti cittadini sempre più preoccupati per l’inutilità dell’Ente Locale.
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