Emergenza manutenzione, cittadini si appellano al commissario

di Redazione

 MARCIANISE. Iniziano incessanti le prime piogge e l’inverno si fa più rigido, basta poco per mettere in ginocchio le mancate opere di gestione ordinaria della città.

Tanti sono i cittadini esasperati per la mancata manutenzione che dovrebbero far parte del programma quotidiano del Comune che puntualmente invece è disatteso.

In via Respighi, nel rione “Madonna della Libera”, sono in tanti a lamentarsi delle “piscine” naturali che si creano a causa delle forti piogge alle quali la rete fognaria non riesce a tenere a bada perché da tempo non subisce opera di pulizia interna ai tombini che dovrebbero aiutare a smaltire le grossi quantità di acqua che in questi giorni stanno cadendo e invece otturati non riescono a svolgere la loro naturale funzione di smaltimento.

Per alcuni è un problema anche interno perché la stessa acqua allaga cortili e garage e nonostante le varie sollecitazioni e segnalazioni agli uffici preposti nulla da mesi è stato fatto per risolvere la sgradevole situazione. Interventi che poi passano da ordinari a straordinari perché magari con il tempo non intervenendo tempestivamente la situazione si aggrava.

Altre lamentele si registrano in via Fuccia, nel rione “Medaglie d’oro”, il problema sicurezza in primis con il recente episodio dell’aggressione ad una giovane che ha messo ancor di più in evidenza lo stato di degrado di una zona periferica al quale si collega una scarsa illuminazione dovuta anche al fatto che le piante previste lungo la strada sono state all’epoca messe di fianco agli stessi lampioni e nel tempo non sono state curate con la conseguenza di essere cresciute ormai talmente in altezza da andare a coprire le stesse luci creando così di sera zone di oscurità.Problemi anche ad alcuni lampioni che dopo varie segnalazioni di cittadini esasperati e tenaci sembra siano da qualche giorno in stato di riparazione.

L’invito degli stessi cittadini è quindi rivolto al commissario affinché tenga in considerazione l’opera di ordinaria amministrazione e cura della città che necessita giorno per giorno, lo stesso vale per gli spazi verdi che sono pochi e mal curati dove le erbacce ormai stanno davvero diventando dei veri e propri boschi urbani.

Altro esempio sono le varie rotonde lasciate all’incuria oppure la pista ciclabile in via Giudice Falcone dove oltre al parcheggio selvaggio i podisti devono imbattersi nella vegetazione che ostruisce il passaggio perché non curata oppure nella sporcizia lasciata lungo il percorso da persone e animali portati magari a passeggio.

Il discorso potrebbe ancora di più allargarsi ma basta già per dare spunto a chi di dovere e far capire che le esigenze di Marcianise sono tante e bisogna rimboccarsi le mani e lavorare con i fatti perché l’emergenza è già in atto.

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