MARCIANISE. Venerdì 26 ottobre sono state create le basi per la costituzione del comitato Difendiamo le prime case di necessità, composto dai cittadini di Marcianise e dei paesi limitrofi che sono interessati al problema delle demolizioni delle prime case di necessità …
…che sono già iniziate in altri territori della Campania e fra pochi giorni riguarderanno anche i fabbricati di Marcianise e dei comuni confinanti. Del costituendo comitato fanno già parte moltissimi cittadini che hanno deciso di organizzare una riunione alla quale sono invitati a partecipare tutti coloro che si propongono di trovare possibili soluzioni al grave problema delle demolizioni degli immobili destinati a diventare prime case di necessità.
La riunione si svolgerà venerdì 9 novembre. alle ore 20.30, nella sala adiacente la chiesa di San Simeone di Marcianise messa gentilmente a disposizione dal parroco don Gaetano Iaderosa. Lo scopo del costituendo comitato Difendiamo le prime case di necessità di Marcianise è quello creare un fronte comune con gli altri comitati presenti in altri comuni del casertano e del napoletano che si stanno attivando per cercare di porre un freno alle demolizioni delle prime case di necessità e di valutare tutte le proposte provenienti da chiunque sia interessato alla risoluzione del problema delle demolizioni.
Tra le varie proposte discusse finora vi è quella di aderire alla sottoscrizione della petizione popolare che si sta organizzando in altri comuni del casertano e del napoletano e sarà indirizzata alle competenti autorità amministrative, alla Procura Generale di Napoli ed alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ed ha lo scopo di indicare i seguenti criteri da adottare prima di procedere alle future demolizioni:
“Predisporre una graduazione delle demolizioni da eseguire iniziando dai fabbricati che sono stati costruiti sui suoli demaniali, proseguire nei confronti di chi è proprietario di più case, costruite a fini speculativi e non abitate da familiari in linea retta (ad esempio il padre che ha costruito la casa per i figli che ne sono sprovvisti) e solo dopo aver abbattuto tali manufatti procedere, se necessario, alle demolizioni delle prime case di necessità”;
“Inviare, con un congruo anticipo, un preavviso ai proprietari degli immobili da demolire affinché possano cercare soluzioni abitative alternative e/o valutare lopportunità di procedere, autonomamente, alla demolizione dei propri fabbricati sopportando costi inferiori rispetto a quelli che verranno loro addebitati successivamente dallautorità, perché, dopo la demolizione della casa al proprietario verranno chiesti i costi della stessa”.
Ai componenti del costituendo comitato Difendiamo le prime case di necessità sono già state preannunziate molte adesioni per la riunione di venerdì 9 novembre a dimostrazione che la popolazione è preoccupata per le demolizioni dei fabbricati e ritiene che è giunta lora di unire tutte le forze affinché agli organi competenti ed alle forze politiche giunga il seguente messaggio: Invece di investire denaro pubblico per demolire le prime case di necessità, utilizziamo tali risorse per creare opportunità di lavoro perché così facendo eviteremo di alimentare ulteriore tensione sociale.