Via Napoli, il vescovo Farina consacra la nuova chiesa

di Redazione

 MADDALONI. Domenica 25 novembre, sotto le note del canto “Spalancate le porte a Cristo”, cantato dalla corale diocesana, si è celebrata la solenne liturgia per la consacrazione del nuovo complesso parrocchiale.

La parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa ha letteralmente spalancato le porte all’intera comunità accogliendo calorosamente i fiumi di fedeli, che con grande commozione e devozione, hanno inondato le navate della chiesa al punto che molti di loro hanno dovuto seguire la celebrazione nello spaziale antistante il nuovo complesso.

L’assemblea è stata accolta dai numerosi giovani dell’Azione Cattolica che, fieri di indossare le loro magliette blu, hanno aiutato i collaboratori della parrocchia a gestire le numerosi genti che accorrevano, diventando il fiore all’occhiello non solo dei parroci del nuovo plesso, don Valentino di Ventura e don Michele della Ventura, ma anche del vescovo di Caserta, Pietro Farina, che con occhi lucidi li ha ringraziati di cuore. La celebrazione è iniziata con il saluto al vescovo del parroco don Valentino di Ventura che in nome della comunità maddalonese gli ha espresso riconoscenza chiedendogli la consacrazione del complesso.

In seguito, anche il direttore dei lavori ha esternato al pastore diocesano la sua profonda emozione nel sentire la mano della Vergine Maria che lo guidava durante l’avanzamento dei lavori. Sulla scia di queste emozioni, il direttore ha consegnato le chiavi dell’edificio al vescovo.

La chiesa è in penombra, la cerimonia è iniziata, i fedeli con occhi lucidi pregano intensamente: le loro invocazioni si uniscono a quelle del Vescovo, di tutti i presbiteri concelebranti, dei ministri e dei diaconi. L’emozione è indescrivibile. Toccanti sono state anche le parole di Sua Eccellenza durante l’omelia, ch ha espresso la sua infinita gioia per l’evento ringraziando il popolo maddalonese e i due parroci che, affidandosi al Signore, hanno avuto la forza di iniziare e portare a termine con tenacia, dedizione e spirito di sacrificio la realizzazione del nuovo edificio.”… La sofferenza aiuta a mettere nell’ordine giusto le cose…”, queste sono le parole pronunciate dal Vescovo che hanno tuonato nel cuore dei fedeli che hanno partecipato con generosità al cammino spesso sofferente che ha portato, infine, a tale opera.

Il momento solenne si avvicina, il Vescovo è in piedi e pronuncia la preghiera di consacrazione chiedendo a Dio nostro Padre di avvolgere la chiesa con la Sua santità e di benedire e santificare l’altare affinché sia sempre mensa per il sacrificio di Gesù. Deposta la casula e cintosi con un grembiule di lino, il Pastore diocesano versa il crisma al centro dell’altare ungendo tutta la mensa, segue il rito dell’incensazione sia dell’altare che della parrocchia. Terminato il rito si asterge la mensa dell’altare preparandola con la tovaglia e la si adorna con fiori e candelieri.

La chiesa si illumina a festa,la festa di tutta la comunità, non solo di Maddaloni ma di tutto il popolo di Dio che ha visto nascere un nuovo tempio dove poterlo adorare. Tutto termina con il volo al cielo del rosario fatto con i palloncini, con il volo, quindi, verso le braccia del Padre, dei cuori di ogni singolo fedele che mai smetterà di ringraziare Dio per avere ricevuto questo meraviglioso dono.

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