MADDALONI. Dallinizio dellanno oltre novecento bambini maddalonesi sono rimasti senza pasti a scuola e a due mesi di distanza la vicenda non è ancora risolta: di chi è la colpa della mancata partenza della mensa?
Dove sono finiti i soldi che i genitori hanno versato durante il precedente anno scolastico? Una domanda che lassociazione Civitas è rivolge allex assessore Corbo, e allattuale assessore Pascarella che avrebbe dovuto mettere Maddaloni al passo con le direttive europee, ma che invece ha determinato linizio di un calvario ancora senza fine.
A quanto pare entro il corrente mese (sempre se il sindaco non si dimette prima della fine del mese) tutte le scuole di Maddaloni dovrebbero avere le refezioni, queste sono le parole pronunciate da Michele Pascarella neo assessore alla pubblica istruzione, commentando la protesta dei genitori, stanchi di dover aspettare in eterno: la situazione procura, infatti, non pochi problemi a chi è costretto a fare i salti mortali per coniugare lavoro e figli.
La nostra associazione ha provato a rimediare invitando i genitori portando il pranzo da casa, progetto già attuato in altri comuni con lo stesso problema, ma tutto questo è soltanto una toppa temporanea per una falla che si sta allargata con il passare dei mesi nella città dove non si cerca di svuotare la sacche degli evasori, e dove si chiedono compensi da fame a grosse industrie del cemento con utili spaventosi che da oltre 40 anni hanno fatto affari alle spalle dei maddalonesi, e che da due mesi oltre 900 bambini aspettano di poter vivere a pieno la scuola ed avere il diritto allo studio.
Tutto questo è davvero mortificante se penso alle già numerose problematiche che oggi vivono le tante famiglie della Nostra Comunità.
Si rammenta che lassenza di programmazione investe dunque luniverso scolastico del territorio, e che il Comune non garantendo il servizio mensa mette in serio pericolo anche larmonia della programmazione del calendario scolastico 2013-2014.Sulla questione in merito noi di Civitas annunciamo la predisposizione di uninterrogazione al prefetto, dove chiederemo chiarezza sulle motivazioni del mancato avvio del servizio e quali iniziative intende intraprendere il Sindaco e lAssessorato alla Pubblica Istruzione per evitare il protrarsi di uningiusta penalizzazione per gli alunni e le loro famiglie.
Oltremodo, il tempo pieno, deliberato dalle scuole del territorio, è stata una scelta per venire incontro alle esigenze delle nostre famiglie, il protrarsi di questa inadempienza, caro Sindaco, rappresenterebbe unulteriore tegola: il danno oltre la beffa.
Concludendo, lazione che promuoveremo travalica le barriere delle singole appartenenze politiche: è sotto gli occhi di tutti il nostro quotidiano impegno a favore delle comunità, offrendo loro tutta la nostrasensibilità equotidianaattenzione.
Alessandro Cioffi presidente Civitas è