“Vogliamo Vivere” … soli: Fede scende in politica

di Emma Zampella

Emilio FedeMILANO. Un movimento d’opinione che fa flop: Emilio Fede presenta, ad una platea, vuota, “Vogliamo Vivere”.

Sono stati pochissimi i curiosi che si sono recati al Teatro Nuovo di Milano per partecipare al lancio del suo movimento: solo qualche amico e qualche curioso, forse nemmeno intenzionato a dargli quel voto. In prima fila c’erano però le amiche Ombretta Colli e Tiziana Maiolo.

L’ex direttore del Tg4 non si scoraggia e commosso alla fine della sua convention dice: “Ci sono due modi per finire in prima pagina, fare il boom o il flop”. Della serie, nel bene e nel male, l’importante è che se ne parli. Anche se poi spiega: “Farò una lista apparentata con Giampiero Samorì, candidato alle primarie del Pdl. Una rilevazione di Mannheimer mi dà al 3 per cento, per i bookmaker inglesi sono l’anti-Grillo”. E a chi gli chiede perché il giornalista si sia “buttato” in politica, Fede risponde: “Vedere le famiglie con i bambini in fila davanti alla Caritas per un pasto, perché la gente non riesce più ad arrivare a fine mese”. E di fronte alla povertà di tre milioni di famiglie italiane, Fede propone a chi ha un reddito che supera i centomila euro di “adottare cinque famiglie” devolvendo ad ognuna 500 euro al mese.

Il giornalista dichiara che il suo non è un partito ma un movimento d’opinione che si pone di interpretare e impersonare la voce di chi ha perso la speranza di una vita migliore”. E per cantare l’inno del suo movimento ha scelto, come d’altronde ha sempre fatto, una bellissima showgirl italiana, Valeria Marini: “Vogliamo vivere noi/la dignità è un diritto/che ci fa sentire più uniti che mai/è un valore che vince lo sai”.

Ed è con “Vogliamo vivere” che Fede vuole presentarsi alle prossime elezioni. Il tratto che contraddistingue l’Emilio Fede- pensiero? È stato pagato interamente dal giornalista stesso, che nonostante le sue “difficoltà economiche” come ha spesso dichiarati, ha voluto cimentarsi in questa avventura. Difficilmente il giornalista troverà un appoggio da Silvio Berlusconi che, secondo Fede, giovedì prossimo annuncerà ufficialmente il suo ritorno: “L’ho visto l’ultima volta tre settimane fa, una volta lo vedevo tutti i giorni”. Il suo orizzonte politico arranca ancora: Renzi non gli va a genio, preferisce Bersani, è preoccupato per l’avanzata delle cinque stelle di Grilli e non capisce Monti, che non riesce a inquadrare ancora. Che fede possa segnare la svolta della politica in Italia? Chissà.

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