Vertice a Palazzo Chigi per i danni del maltempo

di Mena Grimaldi

 ROMA. Più fondi per affrontare l’emergenza maltempo e una deroga al patto di stabilità interno. Queste le richieste che il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, ha ribadito al presidente del Consiglio, Mario Monti, durante una riunione che si è conclusa a palazzo Chigi venerdì mattina.

All’incontro hanno partecipato anche il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, il responsabile della protezione civile, Franco Gabrielli e il sottosegretario, Antonio Catricalà.

“E’ un fatto positivo che la commissione bilancio abbia stanziato oggi 250 milioni per le zone alluvionate – ha detto Rossi – ma si tratta di risorse insufficienti. Solo in Toscana e per le sole opere di ripristino dei danni subiti nei giorni scorsi ce ne vorrebbero almeno 350. Senza contare i danni subiti dagli agricoltori, che ammontano a non meno di 150 milioni a cui si devono poi aggiungere le risorse necessarie per gli interventi di prevenzione idrogeologica. Per questo ci vogliono più risorse, da collocare naturalmente fuori dal patto di stabilità. Il governo ha sul tavolo il nostro piano. Inizieremo a discuterne con il ministero dell’ambiente appena superata la fase di somma urgenza”.

Il presidente Rossi ha esposto ai vertici governativi la situazione in Toscana : 550 chilometri quadrati di territorio alluvionato nel Grossetano, oltre 12 chilometri quadrati nella zona di Massa Carrara, danni incalcolabili al tessuto produttivo: un evento disastroso, di dimensioni straordinarie quello che si è abbattuto nei giorni scorsi in Toscana.

“Ho detto al presidente Monti – prosegue Rossi – che il nostro piano per le opere di somma urgenza, i ripristini e la messa in sicurezza del territorio fa parte integrante della spending review del governo. Ci permetterebbe, se attuato come credo sia possibile in tempi rapidi e certi, ci farebbe risparmiare tantissimi soldi, oltre che lutti, sofferenze e disastri. Per noi è una priorità, un modo per far ripartire su basi solide il futuro della Toscana”.

Rossi ha presentato anche i due provvedimenti della Regione, quello per il blocco delle edificazioni nelle aree ad alto rischi idraulico, che blocca la costruzione di nuovi edifici nel 7% della superficie pianeggiante della regione, e quello in corso di approvazione sulla riforma dei Consorzi idraulici, che saranno ridotti da 46 ad 11 con compiti precisi per la manutenzione di tutti i corsi d’acqua.

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