Slogan ironici e scolapiatti per la manifestazione a Roma

di Mena Grimaldi

 ROMA. “Semo venuti già menati”. Questo lo slogan ironico scritto su striscioni e urlato dai migliaia di studenti scesi in piazza sabato mattina a Roma, insieme agli insegnanti della Cobas e della Cgil, per manifestare a favore della scuola pubblica.

Una Roma blindata che, però, al momento non ha visto scontri di nessun genere. Nel pomeriggio scenderanno in piazza anche quelli di Casapound. In mezzo al corteo anche manifestanti con insalatiere colorate e scolapiatti in testa al posto dei caschi.

Un modo ironico per rispondere alle polemiche sorte dopo gli scontri avvenuti a Roma mercoledì 14. Anche gli studenti ironizzano nei loro slogan: “Il carnevale è a febbraio”, hanno gridato nei confronti degli agenti “mascherati” dietro ai caschi “a difesa dei palazzi del potere”. Secondo i ragazzi del collettivo studentesco, sarebbero circa ventimila gli studenti in piazza.

Il loro obiettivo era quello di bloccare la città. “Sono entusiasta. – ha affermato il portavoce dei Cobas Pietro Bernocchi – Quella di oggi è stata una giornata di massima democrazia, in cui quest’ultima ha fatto un passo importante, in un paese che ne ha tanto bisogno”.

Quanto all’autorizzazione, ottenuta da parte delle Forze dell’Ordine, per la deviazione del percorso e l’arrivo a pochi passi da palazzo Madama, Bernocchi ha tenuto a sottolineare che “oggi siamo arrivati a 40 metri dal Senato dove lunedì si comincerà la discussione per la legge di instabilità. Perchè – ha chiesto – non ci hanno fatto arrivare fin qui il 14 novembre? Perchè l’Italia è l’unico paese dell’Europa occidentale nel quale non si può manifestare liberamente sotto i palazzi del Governo?”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal segretario nazionale della Flc-Cgil, Mimmo Pantaleo.“Lo sciopero in tutta Italia è riuscito. A piazza Farnese ci siamo ritrovati in tanti, docenti, studenti, precari, personale Ata. La difesa scuola pubblica è un tema che ci tiene insieme tutti”, ha detto.

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