Presidenza Lombardia, Berlusconi: “Non la cederemo alla Lega”

di Redazione

Silvio Berlusconi MILANO. Silvio Berlusconi ritiene che la Lega Nord non possa aspirare alla presidenza della Lombardia alleandosi con il Pdl.

Il Cavaliere lo ha spiegato a Bruno Vespa in un’intervista per il nuovo libro del giornalista. Chiede Vespa: dopo il Piemonte e il Veneto, lei sarebbe propenso a lasciare alla Lega anche la Lombardia? “Deciderà l’ufficio di presidenza del nostro movimento, ma escludo che si arrivi a una scelta del genere. La Lega ha già la presidenza di due regioni importantissime. È impossibile che il Popolo della Libertà possa rinunciare anche alla Lombardia”.

Poi, alla domanda se è in cantiere una legge elettorale che salvi la Lega dalla tagliola del quorum, il presidente del Pdl dice: “C’è l’ipotesi che la soglia del 5% non valga per i partiti che, in almeno tre regioni, superino il 15%”. Anche Gabriele Albertini, uno dei possibili candidati alle elezioni regionali in Lombardia, ha preso le distanze dalla Lega, ribadendo di volersi presentare non come il candidato del Pdl ma come il rappresentante di una lista civica con espressioni della società civile: “In Europa la Lega aderisce al partito più antieropeo che esiste – ha proseguito – se vogliono venire con noi in Lombardia li accogliamo a braccia aperte, ma non penso che un’alleanza simile potrebbe funzionare a livello europeo e nazionale”.

Per il Carroccio, ribatte prontamente il segretario nazionale della Lega Lombarda Matteo Salvini: “Non ci sono proprietari del voto dei cittadini lombardi, saranno i cittadini a decidere. Noi riteniamo che nel popolo di centrodestra, in parte anche in quello di centrosinistra, il nome di Roberto Maroni sia il più accreditato. Auguri dunque a chi sta dall’altro lato, in casa nostra non cambia nulla”, ha affermato.

Poco prima, a Omnibus, Salvini aveva dichiarato: “Puntiamo a vincere anche da soli, radunando quegli elettori lombardi di centrodestra che non hanno voglia di seguire Fini e Casini. Offriamo un candidato, Roberto Maroni, che in quanto a competenza e onestà ha dimostrato il suo valore sul campo. Ci stiamo preparando a correre da soli, provando a ipotizzare che i lombardi saranno così matti da scegliere solo la Lega magari con quella parte del centrodestra che non si riconosce in Albertini e Formigoni”.

Secondo Salvini “in regione c’è bisogno di ricambio e, se l’imprimatur ad Albertini arriva da Formigoni, la Lega ha la possibilità di lanciare una rivoluzione lombarda incarnata da Maroni e dai tanti non leghisti che vogliono partecipare”.

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