Immigrazione clandestina, 10 arresti a Trieste

di Redazione

 TRIESTE. Centoventi finanzieri del comando provinciale diTriestehanno eseguito nella giornata di venerdì 23 novembre numerose perquisizioni e ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei componenti di una strutturata organizzazione dedita all’immigrazione clandestina.

L’operazione, scattata alle prime ore del mattino, ha portato all’esecuzione di dieci ordinanze di custodia cautelare (quattro italiani, tre tunisini, due cinesi e un bengalese) e perquisizioni nei confronti di altre 24 persone, di cui 11 italiani, sette cinesi, tre bengalesi, un croato, un turco e un tunisino.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica diTrieste,Pietro Montrone, hanno portato alla luce una rete di 63 persone, tutte indagate, che consentiva l’ingresso illegale in Italia di cittadini stranieri provenienti prevalentemente dall’estremo Oriente asiatico e dal Nord Africa.

“Le investigazioni delle Fiamme Gialle del gruppo diTrieste, protrattesi per oltre un anno – ha spiegato il comandante provinciale, generale Pierluigi Mancuso – sono scaturite dall’approfondimento della posizione fiscale di alcuni soggetti economici formalmente attivi nel territorio giuliano e prevalentemente dediti alla ristorazione, in realtà non più operativi, che richiedevano appositi permessi per far entrare in Italia lavoratori da impiegare solo sulla carta”.

Ciò si realizzava attraverso una rete di contatti, predisposta da alcuni “reclutatori” presenti sul territorio, che si occupava di individuare gli imprenditori compiacenti cui far presentare le mendaci richieste di ingresso in Italia in occasione dei “click day” previsti dal “decreto flussi”. Dopo il loro ingresso in Italia, gli stranieri venivano in larga parte avviati al lavoro nero presso aziende manifatturiere ubicate soprattutto in Toscana, nelle aree di Prato e Firenze.

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