Ilva, si cerca operaio disperso. Vertice a Palazzo Chigi

di Redazione

 TARANTO. È stato un tornado di scala tra 1 e 2 quello che ha spezzato uno dei camini dell’Ilva di Taranto. Il bilancio è di un uomo disperso e 38 feriti.

Sulla città ancora un vento fortissimo: mercoledì, quando durante il tornado, il vento ha anche superato i 200 chilometri orari. Intanto il Governo sta lavorando ad un decreto legge che rafforzi l’Autorizzazione Integrata Ambientale con valore legislativo e consenta all’azienda di riprendere subito l’attività. Oggi l’incontro decisivo tra Governo e parti sociali a Palazzo Chigi.

L’OPERAIO DISPERSO. Sono riprese da questa mattina alle cinque da parte dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Taranto (ieri erano intervenuti quelli di Bari) le ricerche dell’operaio gruista dello stabilimento siderurgico Ilva del capoluogo jonico disperso da ieri mattina dopo la tromba d’aria che ha colpito l’area della fabbrica. L’uomo si nella cabina della gru precipitata in mare nei pressi di uno dei pontili del porto industriale. L’operaio, F.Z., ha 29 anni ed è originario di un paese della provincia. Le ricerche ieri sera sono state sospese a causa della scarsa visibilità. Intanto stamane, anche se la situazione meteorologica si è normalizzata, continua ininterrotto il lavoro dei vigili del fuoco chiamati.

RIPRENDE LA PRODUZIONE. Intanto, riprende lentamente la produzione all’Ilva di Taranto, anche negli impianti sotto sequestro dal 26 luglio per disastro ambientale, dopo il tornado che ieri si è abbattuto su Taranto e sul comune di Statte, investendo anche l’area a caldo del siderurgico. L’azienda sta effettuando l’inventario dei danni strutturali subiti, mentre i lavoratori, che ieri erano stati invitati ad uscire dallo stabilimento per motivi di sicurezza, sono rientrati regolarmente al lavoro. Mancano all’appello solo i dipendenti dell’area a freddo, in ferie forzate da lunedì scorso.

SCIOPERO. Ed è cominciato alle 7 lo sciopero di 8 ore in tutti gli stabilimenti del gruppo Riva indetto dai sindacati metalmeccanici. A Taranto la produzione è al minimo anche in seguito alla chiusura degli impianti dell’area a freddo decisa due giorni fa dall’azienda in conseguenza dei provvedimenti di sequestro dei prodotti finiti disposti dalla magistratura. Lo sciopero proclamato dall’Usb (Unione sindacale di base) proseguirà fino alle 7 di domani. I segretari territoriali di Fim, Fiom e Uilm e i delegati di fabbrica sono partiti per Roma, dove questo pomeriggio si terrà il vertice a Palazzo Chigi sul caso Ilva. Il governo dovrebbe illustrare loro la bozza di decreto legge che consenta la continuità produttiva dello stabilimento siderurgico.

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