Fini, fischi e sputi al funerale di Rauti

di Redazione

Gianfranco Fini con Pino RautiROMA. Gianfranco Fini è stato duramente contestato durante i funerali di Pino Rauti che si sono svolti a Roma nella Basilica di San Marco. Fischi, cori di “buu” e “Vai via”, queste le urla che si sono levate all’esterno al passaggio di Fini.

Durante i funerali per far tornare la calma è dovuta intervenire Isabella, la figlia di Rauti e moglie del sindaco Gianni Alemanno. Fuori San Marco anche i militanti di Casapound. Altro momento di tensione, al termine della funzione, quando alcuni fotografi sono stati allontanati a spintoni.

Saluti romani e l’urlo Badoglio: così la folla assiepata fuori la chiesa ha contestato Fini. Al suo arrivo molti hanno fatto il saluto romano e altri lo hanno apostrofato come Badoglio. Fini ha ignorato le proteste ed è entrato in chiesa.

Il presidente della Camera ha percorso la navata centrale della chiesa scortato dalle guardie del corpo e si è seduto accanto all’ex sottosegretario Alfredo Mantovano. La cerimonia funebre, ritardata di alcuni minuti ma non sospesa, è poi iniziata dopo che Isabella Rauti ha riportato la calma tra i partecipanti alle esequie del padre.

“Vi prego – ha detto Isabella Rauti – non è questo il momento, è il funerale di mio padre, avete avuto altri momenti per farlo. Abbiate rispetto per mio padre e per la famiglia”.

“Camerata Pino Rauti, Presente”. Cosi la folla assiepata fuori la chiesa ha salutato l’ex segretario dell’Msi al termine dei funerali. Al momento del saluto la bara era fuori dalla chiesa. “Boia chi molla, il grido di battaglia” l’urlo seguito al ‘Presentè e poi una serie di canti di destra e tanti saluti romani.

Tra i presenti, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il leader de La Destra Francesco Storace, Mario Abbruzzese, Pino Cangemi, Teodoro Buontempo, Alessandro Cochi, Giordano Tredicine, Marco Visconti. Molti i giovani e giovanissimi.

Un banchetto con gadget e simboli della destra è spuntato alla fine delle esequie davanti la chiesa di San Marco. Il banchetto vende portachiavi, spille e statuette con fasci littori e l’effigie di Benito Mussolini. In mostra anche croci celtiche e la bandiera della Repubblica di Salò. Molti acquistano. E qualcuno se ne va con la bandiera con la croce celtica sfoggiata come un mantello.

“Sono credente e solo per questo non ho partecipato alla contestazione a Fini. Era un funerale. Ma il presidente della Camera, pur volendo rendere omaggio a Rauti, ha agito a freddo. Ho appreso da funzionari del cerimoniale capitolino che la presenza di Fini non era prevista”. È quanto scrive su Facebook, Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra. “Fini, da cittadino e da leader politico coraggioso, ha reso omaggio a un personaggio che fa parte della nostra storia. Lo ha fatto a viso aperto, senza ricorrere ad alcun cerimoniale e affrontando le contestazioni. L’unico ad astenersi dal parlare dovrebbe essere Storace ma il suo intervento, come sempre, è frutto del fatto che la sua presenza è passata inosservata. Bravo Fini” ha detto il vicecoordinatore di Fli, Fabio Granata.

L’ex segretario del Msi è morto il due novembre all’età di 86 anni. Cordoglio era stato espresso dal mondo politico. Scompare “un uomo politico che ha rappresentato una parte di rilievo nella storia della Destra italiana” aveva detto Fini.

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