Emissioni nocive: sequestrata centrale Enel di Bari

di Redazione

 BARI. I carabinieri del Noe di Bari hanno sequestrato, su disposizione del gip del tribunale di Bari che ha recepito la richiesta della procura, la centrale termoelettrica Enel di Bari in Via Bruno Buozzi.

Le contestazioni riguardano la violazione di parte della legge Seveso bis di attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti commessi con determinate sostanze pericolose.

In seguito ai controlli dell’Arpa è stato accertato che il sistema di gestione della sicurezza (Sgs) non risulta adeguato a quanto previsto dalla vigente normativa ed in particolare l’impianto non risulta conforme alle prescrizioni. Sono state riscontrate violazioni delle norme in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro. Come rappresentato nella stessa Commissione istruttoria Ippc l’emergenza maggiormente significativa per le attività e i processi della centrale è rappresentata dalla possibilità di incendio.

Viene anche segnalato il ripetersi di rilasci incontrollati di sostanze inquinanti nell’ambiente secondo sequenze di eventi accidentali e di conseguenti malfunzionamenti già verificatisi in passato. Le esigenze cautelari derivano dal pericolo per la pubblica incolumità e per la salute dei lavoratori.

Il gip ha nominato custode la Barbara Valenzano, dirigente presso l’Arpa. È stata autorizzata la prosecuzione dell’esercizio dell’impianto per mesi tre, entro i quali dovrà procedersi all’adeguamento alla normativa con la eliminazione delle anomalie riscontrate.

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