Berlusconi chiede scusa agli italiani: “Contro la crisi non ce l’ho fatta”

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA. Silvio Berlusconi chiede scusa agli italiani. “Pensavo di chiedere scusa agli italiani perché non ce l’ho fatta”,dice l’ex premier.

“La crisi – aggiunge – ha cancellato i nostri sforzi, anche se noi abbiamo lasciato la disoccupazione al punto più basso degli ultimi vent’anni. Abbiamo garantito la pace sociale negli anni più duri della crisi”. Il tutto è contenuto nel libro di Bruno Vespa “Il Palazzo e la Piazza” in uscita l’8 novembre.

E’ vero che lei ha pensato anche di non entrare in Parlamento? “Si, è vero – risponde l’ex premier – anche se sto ricevendo pressioni da tutti i miei di restare in campo come padre fondatore del Movimento”.

“Ho rinunciato a correre a Palazzo Chigi perché alcuni leader del centrodestra sono afflitti da un vero complesso nei miei confronti – ha detto Berlusconi – Senza di me sarà più facile ricompattare gli elettori dell’area moderata dentro una sola coalizione. È l’unico modo per battere la sinistra”.

“Casini non può tradire una tradizione di alternativa alla sinistra, che risale appunto alla vittoria dei democristiani e dei partiti moderati del ’48” ha detto Berlusconi che, per quanto riguarda, Luca Cordero di Montezemolo, ha evidenziato: “E’ scontato che il suo movimento faccia parte del centrodestra”.

“Alfano è il miglior protagonista oggi in circolazione, il miglior “fico del bigoncio”, come si usa dire – sostiene l’ex premier – Non soltanto per le sue doti di intelligenza, ma anche per la sua correttezza e lealtà. Angelino è preparato, è coraggioso, è uno che mantiene la parola data”.

Alfano – chiede Vespa – ha recuperato quel quid di cui gli contestava la mancato? “Non ho mai affermato nulla del genere – dice il Cavaliere – All’inizio smentivo tante dichiarazioni fasulle che mi venivano attribuite tra virgolette, poi mi sono arreso”.

Qualcuno sostiene, chiede ancora Vespa a Berlusconi, che dopo il suo intervento a villa Gernetto la leadership del segretario del Pdl si è indebolita. Non è più difficile, adesso, riprendere un dialogo con l’area di centro che sta faticosamente formandosi? “Questo qualcuno – dice Berlusconi – sbaglia di grosso. Alfano è il nostro segretario a pieno titolo e con il sostegno di tutti, e sarà lui a prendere gli accordi con le altre componenti del centrodestra. Se metteranno giudizio”.

Le primarie saranno un evento storico non perché saranno le prime nella storia del nostro movimento, ma perché dovranno scegliere il successore di Berlusconi – ha detto il Cavaliere – Un confronto aperto, libero, di alto profilo politico, di personalità del nostro movimento che vogliano segnalarsi come protagonisti, che portino avanti la tradizione e i valori della nostra rivoluzione liberale, che risveglino lo spirito del 1994 per salvare il Paese e impedire governi la sinistra”.

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