Terremoto in Guatemala: almeno 50 morti, si scava tra le macerie

di Mena Grimaldi

 SAN MARCOS. E’ di almeno 50 morti e 25 dispersi il bilancio di vittime del forte terremoto, il più grave degli ultimi 35 anni, che ha scosso mercoledì il Guatemala.

Le vittime sono concentrate per lo più nel dipartimento di San Marcos, a nord del paese centroamericano, sulla frontiera con il Messico.

La maggior parte delle persone è morta a causa del crollo di palazzi. Il terremoto ha avuto un’intensità di 7,2 gradi nella scala Richter e un epicentro situato a 200 km della costa. I soccorritori sono al lavoro per tentare di salvare 23 persone rimaste sotto le macerie delle loro case.

Il terremoto è stato avvertito anche in Messico, provocando un’allerta tsunami. Almeno 40 morti si registrano nel dipartimento di San Marcos, dove sono crollate numerose abitazioni nelle città di San Pedro Sacatepequez, El Recuerdo, San Francisco e El Quetzal. Il presidente Otto Perez Molina, che ha visitato le aree terremotate, ha dichiarato lo stato di massima allerta, mobilitando l’esercito.

Il sisma, che secondo l’istituto geologico guatemalteco era di magnitudo 7.2 e secondo quello americano di magnitudo 7.5, si è verificato alle 10.35 di ieri mattina. L’epicentro è stato individuato a 42 chilometri di profondità sotto l’Oceano Pacifico, 56 chilometri a sud ovest di Retalhuleu in Guatemala.

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