Primarie centrosinistra: dal Pdci appello al voto per Bersani

di Redazione

 CASERTA. La ferita del 2008 è ancora viva sulla carne e sull’anima della sinistra, estromessa dal Parlamento italiano da una parte dal velleitarismo dell’autosufficienza dell’allora segretario del Pd …

… e d’altra parte, con un forzoso riassunto, dagli errori (in assoluta buonafede) della stessa sinistra e, soprattutto dall’incompletezza (anche dovuta alla caduta del governo Prodi per le decisioni dei c. d. moderati, e ciò è da sottolineare) dell’azione di governo. Incompletezza poiché la parte “di sinistra” del programma fu quasi del tutto disattesa per il privilegio delle misure di risanamento e di sostegno alle imprese. Questa stessa logica neoliberista con il prevalere del mercato e della finanza sulla politica e sulla democrazia hanno condotto alla disastrosa situazione attuale.
Disastrosa situazione determinata dall’azione di governo del centro-destra berlusconiano (impegnato a garantire l’immunità e gli affari del suo leader) e delle inefficienti misure adottate dai poteri finanziari mondiali ed europei. Si può ragionevolmente pensare di andare avanti così? Evidentemente no! Sono necessari: Cambiamento e Unità d’azione. Cambiamento dell’agenda Monti. Unità d’azione e di intenti a sinistra. Con queste motivazioni i Comunisti italiani hanno espresso il loro voto a favore di Sel-Vendola al primo turno delle primarie del centro-sinistra, anche per favorire una riaggregazione a sinistra che ci faccia nuovamente contare nel panorama politico nazionale (le forme si vedranno dopo, comunque rispettose delle varie identità, e noi alla nostra ci teniamo molto!).
Il confronto del segretario Bersani con Renzi, sinceramente, non ci aveva convinti, inducendoci in qualche perplessità (non ultima l’alleanza con i cosiddetti ‘moderati’). Ma abbiamo ascoltato attentamente Bersani l’altra sera a Napoli (nell’incontro con Sel-Vendola). Abbiamo sentito parole convincenti: sulla necessità di ristabilire in Europa il primato della politica (e della politica di sinistra!) sul mercato, mettendo in campo politiche a sostegno dei popoli e non più della finanza e delle banche (tassazione delle transazioni finanziarie); necessità di mettere al centro dell’agenda politica europea e nazionale il lavoro; necessità di un vero riformismo, che, come vero significato di quella parola, amplii i diritti dei cittadini (diritto delle lavoratrici e dei lavoratori, delle donne, dei giovani, dei pensionati, degli omosessuali, ecc. ecc.) sottolineando i concetti di uguaglianza e solidarieta’; necessità di sostenere i saperi (scuola, Università, Ricerca, Cultura).
Quindi Cambiamento e Unità d’azione e di intenti a sinistra e con il Centro-Sinistra. Noi ci siamo. Pertanto invitiamo, domenica prossima a votare Bersani.
Partito dei Comunisti Italiani e Federazione della Sinistra
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