SAN CIPRIANO. Mercoledì 21 novembre, la Federazione antiracket italiana si costituirà parte civile nel processo a carico dei presunti responsabili dellomicidio di Domenico Noviello, limprenditore originario di San Cipriano dAversa, ucciso il 16 maggio 2008, a Castel Volturno, in località Baia Verde.
Noviello nel 2001 denunciò un tentativo di estorsione ai suoi danni da parte del clan Bidognetti. Da me non avranno mai un soldo perché me li guadagno col sudore della mia fronte, rispondeva a chi gli chiedeva di adeguarsi al comportamento di tutti gli altri imprenditori del territorio. Dopo lomicidio, nel suo nome, a Castel Volturno è nata unassociazione antiracket (che si costituirà parte civile al processo) e altri operatori economici hanno iniziato a denunciare.
Mercoledì mattina nellaula del Tribunale di Napoli, dinanzi alla sezione 35, per ludienza di rito abbreviato, saranno presenti: Luigi Ferrucci, presidente dellassociazione Domenico Noviello di Castel Volturno, Silvana Fucito, presidente del coordinamento napoletano delle associazioni antiracket, e Tano Grasso, presidente della Fai.