Omicidio di Umberto Bidognetti: scovato l’ultimo killer

di Redazione

Massimo AlfieroCASAL DI PRINCIPE. L’ultimo tassello dell’omicidio di Umberto Bidognetti è andato a posto. La Procura della Repubblica di Napoli ha fatto piena luce sul delitto avvenuto il 2 maggio del 2008 a Cancello ed Arnone.

I carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno notificato, giovedì mattina, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Massimo Alfiero, già detenuto e affiliato proprio al gruppo Bidognetti. Alfiero è accusato di aver fatto del commando delittuoso insieme al gruppo di fuoco di Giuseppe Setola.

Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo di Caserta, attraverso attività tecniche e le dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia di Caterino e Spagnuolo, avevano già permesso di emettere provvedimenti restrittivi nei confronti di Giuseppe Setola, Giovanni Letizia, Alesandro Cirillo e Massimo Alfiero. Quest’ultimo era accusato di aver fatto da basista al commando, ma il provvedimento restrittivo non fu confermato dal Tribunale del Riesame, che aveva ritenuto gli indizi di colpevolezza non sufficientemente gravi.

Il successivo pentimento di Luigi Tartarone e le ammissioni dello stesso Alfiero hanno consentito la riapertura delle indagini che hanno dimostrato l’assoluta valenza dell’originario impianto accusatorio.

L’omicidio di Umberto Bidognetti, padre del collaboratore di giustizia Domenico, è stato il primo del gruppo Setola. Delitto che ha dato inizio alla stagione dell’ala stragista del clan dei casalesi che tra il maggio e il dicembre 2008 ha prodotto 18 morti e sette feriti.

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