Si facevano rimborsare visite mai eseguite: arrestati 15 trapiantati

di Redazione

 NAPOLI. Bastava seguire procedure già collaudate da altri per garantirsi rimborsi per visite mediche mai sostenute all’estero e che in un anno potevano arrivare fino a 15mila euro.

15 persone, tutte appartenenti a un’associazione napoletana di trapiantati epatici, sono state arrestate, con la concessione dei domiciliari per motivi di salute, e altre due sono state colpite dal provvedimento di obbligo di dimora perché coinvolte in un’inchiesta della sezione reati contro la pubblica amministrazione della Procura di Napoli, coorditata da Francesco Greco.

Le indagini dei carabinieri del Nas hanno messo in luce un sistema messo in piedi dai trapiantati teso a truffare il sistema saitario nazionale e falsificare documenti. L’amontare della truffa sarebbe di oltre 1 milione di euro, con rimborsi di circa 2mila euro al mese.

Scoperti anche casi molto particolari: venivano rimborsati come viaggi per controlli medici ma in realtà, in alcuni casi, erano solo soggiorni di piacere a Parigi, anche a Capodanno. I carabinieri hanno sequestrato numerosi documenti e timbri falsi che venivano utilizzati per truffare le Asl. In molti casi facevano risultare di recarsi in Francia in wagon lits il cui biglietto di prima classe costa 720 euro, ma, anziché il biglietto originale, che non veniva mai emesso, consegnavano alle Asl il ticket della sola prenotazione, che costa pochi euro. Gli illeciti, è stato accertato, si protraevano da almeno tre anni.

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