NAPOLI. In provincia di Napoli sono circa 2300 le persone condannate con sentenza definitiva o sottoposte a misure di prevenzione definitive per reati di camorra.
Sono i loro patrimoni che la Guardia di Finanza si accinge ad esaminare, grazie anche a una applicazione informatica allavanguardia di cui le Fiamme gialle del comando provinciale dispongono da poche settimane. La strategia di attacco ai patrimoni criminali è stata illustrata dal comandante provinciale, generale Riccardo Rapanotti, nel corso di un incontro con i giornalisti.
La nuova applicazione consentirà di individuare attraverso il casellario giudiziario le persone condannate con sentenza definitiva o destinatarie di misure di prevenzione definitive. Questi soggetti, ha spiegato il generale, hanno lobbligo di comunicare per dieci anni alla Guardia di Finanza le variazioni patrimoniali superiori a 10.000 euro, ma quasi nessuno ottempera.
Le Fiamme gialleposseggono ora uno strumento in più per analizzare quelle variazioni patrimoniali, molto spesso illecite. Unaltra arma a disposizione del comando provinciale, ha sottolineato ancora Rapanotti, è il gruppo per le investigazioni sulla criminalità economico-finanziaria, istituito di recente solo in tre città: Napoli, Roma e Milano.
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