Blitz antiusura, 12 arresti nel Vesuviano

di Redazione

 NAPOLI. Dodici persone sono state arrestate dai carabinieri nel Napoletano al termine di un’inchiesta su episodi di usura ed estorsioni commessi con l’aggravante del metodo mafioso.

Gli arrestati sono presunti affiliati ai clan camorristici “Cuccaro-Aprea” e “Guarino-Celeste”, attivi nel quartiere Barra e a Cercola. L’inchiesta è partita nell’agosto scorso dopo la denuncia del titolare di un’attività commerciale. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea,sono state eseguitedai carabinieri della compagnia di Torre del Greco e Torre Annunziata.

Le indagini, condotte dai carabinieri della tenenza di Cercola, hanno portato alla luce una serie di debiti usurai contratti, in diverse tranches a partire dal 2007, dal commerciante con alcuni soggetti appartenenti ai clan della camorra: sono emersi anche alcuni episodi intimidatori di chiara matrice mafiosa, con ripetute pressioni per ottenere la restituzione dei prestiti e degli interessi.

L’operazione odierna è la prosecuzione delle attività avviate contro i clan che operano a Barra e che in questa fase si stanno espandendo verso Cercola e altri centri dell’area vesuviana. Nell’ambito di queste attività fu sequestrato, nello scorso settembre, il cosiddetto “Giglio insuperabile”riconducibile al clan “Cuccaro”.

Nel filone che ha portato agli arresti odierni vi è anche un episodio, risalente al 23 febbraio scorso, che vede protagonista un appartenente al clan “Cuccaro-Aprea”, accusato di aver fabbricato e detenuto bottiglie molotov e di averle scagliate contro un’abitazione privata a San Sebastiano al Vesuvio.

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