AVERSA. Vendesi Parco Grassia, rivolgersi al Comune di Aversa. Recita così un cartello apparso da qualche giorno sul muro di cinta del parco di via Atellana che ha richiamato lattenzione dei nostri lettori che hanno immediatamente segnalato la cosa alla redazione.
Considerando le notizie nazionali che, a più riprese, hanno diffuso lipotesi che lo Stato intenderebbe mettere in vendita parte il patrimonio immobiliare inutilizzato per fare cassa, hanno pensato che lEnte locale avesse deciso di seguire lesempio cominciando da parco Grassia.
Abbiamo verificato, constatando che il cartello cè ma, in realtà, quel vendesi, come confermato dal personale municipale, non è stato collocato dallEnte. Però cè chi assicura che si tratta di un tentativo messo in atto dal comitato dei residenti per sollecitare in maniera goliardica lattenzione dellAmministrazione comunale sul problema che rappresenta larea verde per la zona.
Perché larea verde non è più un polmone benefico per questo rione ma è diventata un rischio, come abbiano dimostrato catturando una vipera che strisciava tra le erbacce che ormai hanno coperto lintero del parco, dice uno dei componenti del comitato che aveva denunciato lepisodio sperando in una bonifica dellarea dedicata al regista aversano Ninì Grassia.
Lintervento non cè stato, ma quello che è più grave aggiunge è che la nostra segnalazione non ha smosso nessuno. DallAmministrazione non è arrivata neppure una risposta sotto forma di un semplice comunicato. Eppure continua in tempi non sospetti, quando non era neppure allorizzonte lipotesi di candidatura a primo cittadino Sagliocco, con il suo movimento, si era impegnato a sviscerare e risolvere il problema della mancata apertura del parco.
I suoi collaboratori ricorda che sono stati al nostro fianco nelle tante manifestazioni realizzate per sensibilizzare lallora sindaco della città oggi sono praticamente spariti. Nessuno sottolinea sembra farsi carico del problema, neppure chi lo vive per essere residente e lavorare in questo rione. Il risultato è che il parco sta andando in rovina malgrado sia costato alla cittadinanza oltre 260 mila euro. Denaro pubblico buttato a vento di cui qualcuno dovrebbe rispondere.
Comunque conclude lesponente del comitato se lAmministrazione non ha interesse a rendere funzionale e fruibile il parco allora è meglio metterlo in vendita. E il nostro suggerimento.