Strisce blu, Sagliocco: “Ecco perché scegliamo la gestione in house”

di Redazione

 AVERSA. Per il periodo di 3 mesi, ovvero dal primo agosto al 9 novembre, periodo in cui è incluso il mese di agosto, notoriamente caratterizzato da traffico e sosta meno intensi, si è realizzata un’entrata lorda media mensile di circa € 46.000 …

… che, al netto dei costi sostenuti (personale e materiali di consumo) scende alla media mensile di circa € 21.000. In relazione a tali dati di incassi, si possono ipotizzare le seguenti entrate annue: € 556.000 annui lordi € 252.000, al netto dei costi (personale e materiali di consumo).

Tali risultati di gestione sono stati comunque condizionati anche dalla eliminazione completa dei giorni festivi dalla sosta regolamentata e dalla unificazione ad un euro di tutte le tariffe precedentemente fissate in € 1,50, con un minor costo per l’utenza. Nel periodo di riferimento ad esempio, nei primi 90 giorni di gestione diretta sono stati esclusi dalla sosta regolamentata 14 giorni, ovvero una quota del 15% del totale. Questi i dati diffusi dal sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco, nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina ad oggetto la sosta a pagamento, ovvero le cosiddette strisce blu.

“Per avere una visione più chiara e globale – ha detto il sindaco Sagliocco – dobbiamo prendere in esame un periodo temporale maggiore durante il quale abbiamo la necessità di confrontarci con i partiti e creare un tavolo di confronto per determinare il futuro della sosta a pagamento nella Città di Aversa”. In attesa di aspettare il gruppo consiliare del Pdl che, come ha spiegato lo stesso sindaco “lunedì ha in calendario un incontro tra tutti i componenti del gruppo consiliare e della giunta”, nel frattempo il sindaco fa un punto della situazione sui primi tre mesi di sosta regolamentata a pagamento in house rispetto alla gestione precedente.

“Chiara è la situazione cui ci troviamo davanti e dalla quale possiamo partire per fare delle proiezioni annue. Non chiara, invece, è la situazione debitoria delle società dell’Ati – associazione temporanea di impresa – costituita dal Consorzio Urbania Vivere la Città, Icario Consorzio Cooperative sociali Scarl e Smart Project hanno nei confronti del Comune di Aversa”.

È in corso un contenzioso per l’applicazione della Tosap – tassa sull’occupazione spazi ed aree pubbliche per la quale la Pubbliservizi srl, concessionario per il Comune di Aversa, ha accertato somme per oltre 750mila euro, per l’anno 2009 e circa 490mila euro per l’anno 2010. L’Ati ha presentato ricorso presso la commissione tributaria provinciale contro l’accertamento proposto adducendo quale motivazione la non applicabilità della Tosap. La Commissione, in data 18 giugno scorso, ha rigettato il ricorso dell’Ati confermando la tesi sostenuta dal Comune di Aversa.

Il contenzioso, con le società che gestiscono il servizio di sosta regolamentata, però, non riguarda solo la Tosap ma anche la Tarsu. Nel 2010 il Comune di Aversa ha emesso un avviso di accertamento per il pagamento della tarsu – tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani – relativamente agli anni 2005-2010 nei confronti del Consorzio Icario, soggetto appartenente all’ati e, per il periodo indicato, gestore del servizio di sosta a pagamento. Le cifre contestate sono pari a circa 340mila euro.

Ulteriori 55mila euro, sono dovuti da Urbania, quale capofila dell’Ati, per gli anni 2009 ad oggi. Anche in tale circostanza è stato presentato ricorso alla commissione tributaria provinciale che, lo scorso giugno, si è pronunciata, anche in questo caso, a favore del Comune di Aversa. Ad oggi, quindi, risultano crediti del Comune di Aversa nei confronti dell’Ati per circa un milione e duecento mila euro per la Tosap e 55mila euro per la Tarsu oltre a 340mila euro da Icaro per la Tarsu. E c’è dell’altro ancora. L’Ente Comune ha posto in essere gli atti necessari per la richiesta di riscossione della polizza fideiussoria a garanzia degli obblighi contrattuali con l’ati ‘Urbania Vivere la Città – Icaro Consorzio di Cooperative Sociali’.

Per le inadempienze agli obblighi garantiti, ovvero versamento dei canoni trimestrali per il servizio di sosta regolamentata con dispositivo di controllo a pagamento e canone annuo riferito all’aggio sul servizio di rimozione e blocco dei veicoli.

Dall’aprile 2011 a luglio 2012 l’Ati non ha versato i canoni per un totale pari a 276.140euro e per il servizio di rimozione non sono state versate le somme relative al trimestre 2011 per un importo pari a 15mila euro. Il tutto per la somma complessiva di 291.140euro.

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