Protesta scuola, l’Alberghiero va in autogestione

di Redazione

 AVERSA. Mercoledì mattina in assemblea di istituto tenutasi nel cortile della scuola i rappresentanti hanno informato gli studenti che era giunto il momento di manifestare pubblicamente contro i tagli fatti dal governo contro la scuola pubblica.

Ha preso la parola Salvatore Teti, neo eletto rappresentante d’istituto, coadiuvato dagli studenti Scaraglio, Femiano e Fiorillo, e ha avvisato che per una settimana protesteranno civilmente contro questa manovra e che l’autogestione è stata concordata con il capo di istituto, professoressa Diana Preziosa, la quale ha diramato una circolare informativa per comunicare a tutto il personale la decisione presa e condivisa dagli studenti . L’autogestione verrà fatta in classe alla presenza dei docenti e con un orario ridotto per gli alunni, previo avviso da parte degli stessi di avvisare le proprie famiglie.

Con un gruppo di docenti hanno stilato un programma di attività che prevede le prime due ore di regolare lezione, poi a seguire un concorso denominato “Menu, Ricetta e Viaggi”, ricerche raccolta dati sugli argomenti di studio, seminari su problematiche giovanili, composizioni di articoli di giornali su varie tematiche che ogni classe effettuerà in libera scelta. Sabato 24 novembre gli studenti parteciperanno alla manifestazione, e quindi aderiranno allo sciopero indetto dai sindacati scuola nazionale, in piazza Municipio ad Aversa. Lunedì gli studenti si incontreranno anche par dare spazio ad attività sportive e martedì andranno tutti al cinema.

“Abbiamo già aderito a diverse manifestazioni effettuate in questi giorni ad Aversa – ha affermato Salvatore Teti – e lo abbiamo fatto in maniera serena e pacata, soltanto per mettere in evidenza lo stato in cui versa la scuola e il diritto all’istruzione che il governo ci vuole togliere, dimezzando le risorse per l’Offerta Formativa in maniera drastica facendo in modo da non permetterci di partecipare al potenziamento della nostra istruzione mediante attività correlate al corso di studio di ciascuna scuola. Noi non ci stiamo e abbiamo il diritto di crescere in maniera normale come tutti quanti, e lo stato ci deve garantire uno dei principali cardini della Costituzione Italiana, e cioè il diritto allo studio”.

foto di Raffaele Aquilante

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